Pezzo forte della giornata è stato il seminario "Dalla Piana del Sele una riflessione sull'evoluzione della quarta gamma: innovazione, sicurezza e trasparenza". Dopo i saluti istituzionali, Unione Italiana Food Quarta Gamma ha presentato una relazione dettagliata sull'evoluzione della quarta gamma.
"I prodotti ortofrutticoli di quarta gamma costituiscono un'eccellenza dell'agroalimentare italiano. Qualità, sicurezza, innovazione e trasparenza sono le caratteristiche che, creando fiducia nei nostri consumatori, assicurano il successo del nostro comparto. Ai fini del consolidamento e dell'ulteriore sviluppo di questo importante settore, chiediamo ai ministeri competenti di farsi promotori della convocazione di un tavolo di confronto, tra tutti i soggetti della filiera interessati, per valutare come operativamente affrontare le problematiche all'ordine del giorno" ha dichiarato Andrea Battagliola, presidente Gruppo Quarta Gamma Uif.
Il confronto richiesto alle istituzioni si dovrebbe proporre di trattare gli sviluppi e le specificità derivanti dalla inevitabile ed inarrestabile evoluzione tecnica e commerciale del comparto, come ad esempio la frutta di quarta gamma e i prodotti di vertical farming.
"È comune interesse arrivare a definire una norma che sia chiara e non contradditoria - ha aggiunto Battagliola -. Con l'inserimento di prodotti 'non lavati e pronti al consumo', come previsto dalle ultime bozze del Decreto, si corre il rischio di creare confusione nel consumatore, poiché esisterebbero a questo punto tre tipologie di prodotti, facilmente confondibili se non adeguatamente individuati ed etichettati: prodotti di prima gamma cosiddetta 'evoluta', da lavare prima dell'uso, prodotti di quarta gamma, lavati e pronti al consumo, e prodotti non lavati e pronti al consumo".
È quindi necessario fare chiarezza per tutelare un settore che, in questi anni, trainato dal suo valore aggiunto in termini di servizio fornito al cliente (un prodotto sano, pronto all'uso e senza scarto), è cresciuto costantemente secondo le stime di Unione Italiana Food: dal 2014 al 2019, i consumi dei prodotti di quarta gamma sono cresciuti del 30% a valore e del 35% a volume.
Dopo una flessione solo temporanea a causa della pandemia nel 2020, il 2021 mostra nuovamente un trend positivo, con ben 20 milioni di famiglie che acquistano abitualmente prodotti ortofrutticoli di quarta gamma. Il comparto dei prodotti di quarta gamma in Italia, con un fatturato che ha quasi raggiunto il miliardo di euro, crea costantemente occupazione sia nel settore agricolo che industriale.
Il ritratto del distretto della quarta gamma a Salerno lo ha fatto invece Antonio Salvatore, vicepresidente di Unaproa: "Nella Piana del Sele sorge il secondo polo della quarta gamma d'Italia, nato proprio come gemmazione del primo che si estende tra Bergamo e Padova e che rappresenta un esempio importante di eccellenza produttiva e sinergia tra i territori".
"Tra i sette comuni di Eboli, Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Bellizzi, Montecorvino Pugliano, Capaccio e Serre in dieci anni sono sorte circa 3mila aziende con un'occupazione di 9mila persone circa che realizzano un fatturato in crescita costante del 15% annuo - ha ricordato il presidente Salvatore - per il 30% generato all'estero. Il settore, che ha dimostrato grande senso di responsabilità e sacrifici in piena pandemia, sta già andando nella direzione di una agricoltura sempre più green prevista dal Green Deal europeo e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".