Il budget comunitario per il settore vitivinicolo non verrà ridotto, un miliardo di euro è e un miliardo di euro resterà. Lo ha dichiarato la commissaria all’agricoltura e allo sviluppo rurale, Mariann Fischer Boel, nel corso della sua prima visita ufficiale in Italia a Vinitaly, confermando il ruolo della rassegna come riferimento internazionale del dibattito per la definizione della politica di settore.
“Bisogna però cambiare radicalmente il modo con cui vengono utilizzati questi soldi – ha detto la commissaria europea -, perché non è più accettabile che il 50% venga speso per distruggere eccedenze, mentre solo 14 milioni di euro vengono destinati alla promozione”.
“La mia presenza a Vinitaly – ha detto Fischer Boel – è proprio per raccogliere idee che cambino questa situazione e che permettano di dare alla vitivinicoltura europea strumenti per essere più competitiva e regole semplici ed efficaci che portino ad un vero equilibrio tra offerta e domanda. Inoltre, altro fondamentale obiettivo della riforma dell’Organizzazione comune di mercato è quello di tutelare le nostre migliori tradizioni vinicole rafforzando lo sviluppo rurale”.
A chi chiede che vengano imposte agli altri produttori mondiali le stesse regole produttive che vigono nell’Unione Europea, la commissaria ha risposto che “in un libero mercato non si può obbligare nessuno a rispettare le nostre stesse regole, ma che attraverso l’accordo raggiunto con gli Usa è in corso di elaborazione un sistema che permetta la coesistenza tra il nostro sistema di tutela e i marchi commerciali”. Del resto – ha precisato Fischer Boel – “perdere il mercato Usa sarebbe una catastrofe per i produttori europei”. Una trattativa per raggiungere un’intesa analoga è in corso con l’Australia.
Riguardo a pratiche quali lo zuccheraggio o l’aggiunta di acqua, che per i produttori italiani contribuiscono, tra l’altro, ad aumentare la produzione e quindi gli squilibri di mercato, la rappresentante dell’Esecutivo comunitario ha rassicurato sul fatto che ogni osservazione sta venendo valutata dal suo Gabinetto prima della presentazione di una proposta di riforma dell’Organizzazione comune di mercato. Questa sarà resa nota verso luglio, poi ci sarà tempo fino a fine anno, ha precisato Fischer Boel, per proporre modifiche e stendere il documento definitivo.
Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere, organizzatore di Vinitaly, ha sottolineato: “La rassegna ha superato nella 40ma edizione ogni record, confermandosi la più grande al mondo e rafforzando la funzione di sistema integrato per la promozione lungo tutto l’anno con le iniziative all’estero sui mercati più importanti, inclusi gli emergenti Cina, India e Russia”.

E il ministro Alemanno, intervenuto all’inaugurazione della 40ma edizione di Vinitaly, aveva invitato l’Unione Europea ad ascoltare “più attentamente il parere dei paesi produttori” e ad avere “più attenzione anche per la salvaguardia della indicazioni geografiche”. In vista della prossima approvazione del nuovo Ocm (Organizzazione comune dei mercati) sul vino, il ministro Alemanno ha aggiunto che "il testo introdurrà alcuni elementi di novità per il settore del vino".
Tra i più importanti, la regolamentazione della "vendemmie verdi", ovvero la raccolta preventiva di una parte dei grappoli per diminuire la produzione di ogni pianta e migliorare la maturazione finale delle uve, insieme a un più ampio riconoscimento delle organizzazione di settore.

Comunicato stampa Veronafiere