Vinitaly elegge i ‘vini-mito’ dell’enologia italiana ed internazionale. Per celebrare degnamente i quarant’anni di manifestazione, in programma dal 6 al 10 aprile prossimi, Veronafiere - in collaborazione con la rivista Civiltà del Bere e la partecipazione dell’Ice (Istituto nazionale per il commercio estero) - promuove una votazione tra circa 2mila esperti del settore, in rappresentanza della ristorazione, della sommelleria, del commercio specializzato e del mondo della comunicazione di 66 Paesi, tra cui Italia, Austria, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Olanda, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Svezia, Canada, Stati Uniti e Giappone.
A livello nazionale la selezione coinvolge i ristoranti delle più quotate Guide enogastronomiche, i sommelier dell’associazione italiana ed internazionale, un centinaio di giornalisti di quotidiani, televisioni e testate specializzate, le enoteche dell’associazione Vinarius ed i rivenditori di vini pregiati; a livello internazionale, un cospicuo numero di giornalisti specializzati, ristoranti selezionatissimi ed i più noti operatori commerciali, da sempre impegnati nella valorizzazione e nella diffusione dei vini italiani.
In occasione di ‘Vinitaly 40: il mondo elegge i miti' - in agenda venerdì 7 aprile, ore 10,30, quartiere fieristico - verranno premiati ed assaggiati, con tanto di illustrazione da parte dei produttori, i vincitori delle diverse categorie: il 'mito dei miti', il vino più votato in assoluto, il 'mito dei ristoratori', quello dei giornalisti, delle enoteche e via dicendo, fino al 'vino del consenso', ovvero le bottiglie che non hanno trionfato nelle classifiche settoriali, ma che hanno ricevuto complessivamente più voti.
“L’iniziativa - spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - vuole essere un omaggio al ruolo svolto da Vinitaly in questi quarant’anni e all’impegno profuso dall’intero mondo del vino, individuando le etichette che hanno fatto la storia del comparto. La partecipazione di 2mila esperti rende l’evento ancora più significativo ed esclusivo, quasi una sorta di referendum per decretare i migliori vini italiani”.

In un mondo come quello del vino, dove il bere diventa puro piacere, anche l’estetica di una bottiglia ha la sua importanza nel preparare l’incanto di un momento. Per premiare la confezione che meglio risponde a questo principio ogni anno viene organizzato, in occasione di Vinitaly, l’International packaging competition, che quest’anno ha in Elio Fiorucci un presidente di giuria d’eccezione, accompagnato in questo ruolo da Maria Gemma Del Corno Piva, contitolare del Design Group Italia.
Nessuno meglio dello 'stilista degli angioletti', definito anche 'gigante dell’immagine e dell’immaginario' può aiutare a riconoscere il bello, l’arte e il design che racchiudono il vino, accrescendone il ruolo di protagonista della moda e status symbol del ben vivere a livello mondiale.
Alla 11ma edizione del prestigioso appuntamento competitivo si presentano le più importanti e prestigiose etichette, con un crescente interesse da parte delle aziende straniere, tutte consce della valenza che il packaging riveste nelle strategie di vendita per veicolare informazioni e per farsi riconoscere. Partecipano alla competizione anche le confezioni dei distillati provenienti da prodotti vitivinicoli, quali grappe, acquaviti, cognac e brandy, ambito nel quale il packaging d’immagine svolge ormai da tempo un ruolo importante.
Fanno parte della giuria di quest’anno Andrea Bolner (designer), Pino Khail (giornalista), Rowland Hemiing (designer), Giuseppe Martelli (enologo), Mario Monastero (art director) e Ute von Buch (art director). Il loro verdetto sarà reso noto il 16 marzo, mentre i premi verranno consegnati in occasione della cerimonia inaugurale del 40° Vinitaly.
Negli stessi giorni di Vinitaly si svolgono, sempre a Verona, Enolitech - Salone internazionale delle tecniche per la viticoltura, l’enologia e delle tecnologie olivicole e Sol - Salone internazionale dell’olio d’oliva vergine ed extravergine. Ad Enolitech, giunto alla sua nona edizione, tecnologia del produrre ed arte del bere con classe trovano il loro luogo d’incontro, dando vita a una mostra che raccoglie le più importanti e innovative aziende produttrici mondiali. In esposizione come tradizione anche le tecnologie per l’olio di oliva, che sta ormai ripercorrendo la strada fatta dal vino, arrivando ai vertici del buongusto mondiale.

Comunicato stampa del Servizio Stampa Veronafiere
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