“Un risultato da record che premia la qualità del vino italiano, il prodotto agroalimentare del nostro Paese più esportato negli Stati Uniti. Un ulteriore e rilevante segnale di fiducia proveniente dai mercati esteri che testimonia il nostro impegno nel rafforzamento strutturale del settore, dove abbiamo puntato su sfide vincenti”. Il ministro delle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno commenta così il record delle esportazioni di vino italiano negli Stati Uniti, dove si è superato per la prima volta nella storia il miliardo di dollari in un anno, grazie a un incremento boom dell’11,4% nel 2005. “Il vino – prosegue il Alemanno – si è affermato negli anni come uno dei più autorevoli ambasciatori dell’Italia nel mondo. Questo risultato, vent’anni dopo lo scandalo del metanolo e pochi giorni dopo l’approvazione definitiva della legge quadro per il vino in Commissione Agricoltura del Senato, fa ben sperare per le prospettive del settore”.

Info: Servizio Stampa Veronafiere pressoffice@veronafiere.it www.fieragricola.com

Il ministro Alemanno, in visita a Fieragricola, aveva annunciato la scelta di Verona quale sede, per il 2008, del Congresso mondiale dell’Oiv, l’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin. L’istituzione intergovernativa è punto di riferimento tecnico-scientifico a livello mondiale per la vitivinicoltura; ne sono membri 40 Paesi di tutto il mondo e altri hanno richiesto l’adesione. “Dopo attenta valutazione delle candidature – aveva detto Alemanno – abbiamo scelto Verona”, e questo rappresenta un’importante e prestigiosa affermazione della città, sostenuta da una rete istituzionale, economica e fieristica che la rende leader e capofila italiana nell’ambito agroalimentare. L’eccellenza raggiunta dal polo fieristico con Vinitaly e tutte le manifestazioni legate all’agroalimentare e il sistema provincia, sostenuto dalle istituzioni e dalla Regione, hanno influenzato la scelta e convinto Alemanno a sostenere pure la candidatura di Verona a sede dell’Autorità nazionale per la sicurezza alimentare.

Info: Mipaf www.politicheagricole.it/INFO/COMUNICATI/Home.asp

In base alle prime anticipazioni della ricerca realizzata da Unicab in collaborazione con Confcommercio su vino e ristorazione che sarà presentata nel corso di Vinitaly 2006 (Verona, 6-10 aprile 2006) “I vini ‘emergenti’ più richiesti nel 2005 nei ristoranti italiani provengono dall’Alto Adige, dall’Abruzzo, dalla Sicilia e dalla Campania – afferma Terenzio Medri presidente dell’Associazione Italiana Sommelier – come ci riferiscono i ben 20mila sommelier che lavorano nella ristorazione. C’è il boom dei vini d’alta quota dell’Alto Adige (il Sylvaner, il Sauvignon, il Gewurztraminer) sapidi e con un buon rapporto qualità-prezzo. Molto apprezzati sono il Trebbiano e il Montepulciano d’Abruzzo, specie quelli proposti da produttori che vinificano con sistemi tradizionali. Poi c’è l’exploit dei vini siciliani, sia bianchi sia rossi (il Nero d’Avola, l’Alcamo) e dei vini campani (il Taurasi, il Fiano, il Greco)".

Info: Marco Fanini; Emanuela Capitanio RP - Collaboratori Ufficio Stampa Vinitaly www.vinitaly.com