"Con senso di responsabilità riteniamo che l'accordo sul prezzo del latte firmato in Lombardia non può essere considerato di riferimento per la realtà piemontese". 

Lo sostiene il presidente della sezione latte della Confagricoltura Piemonte, Pierangelo Cumino, il quale, "convinto che l'accordo possa essere migliorato", aggiunge: per l'organizzazione degli imprenditori agricoli del Piemonte "resta valido il progetto di giungere a un'intesa che abbia come base il modello di indicizzazione del prezzo già adottato dall'Inalpi di Moretta, in grado di rispondere meglio alla volatilità dei mercati, tutelando gli allevatori e consentendo alle imprese di trasformazione di programmare con serenità le produzioni e gli accordi commerciali".