Non ci sono novità dalla piazza di Milano dove i prezzi sono rimasti fermi ai livelli della settimana precedente. Fermo anche il burro che è stato il vero protagonista in queste settimane. Rispetto a un  mese fa, infatti, le quotazioni sono superiori del 29% circa. Inoltre, il burro, è l’unico prodotto il cui  livello di prezzo è superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Molto più movimentati risultano, invece, i mercati internazionali.
A fare da protagonista, anche in  questo caso, è proprio il prezzo del burro. In Germania il listino ha superato i 3 €/kg portandosi a  quota 3,1 €/kg, il 10,7% in più rispetto alla settimana prima. Significativo anche l’aumento sulla piazza olandese, dove il prezzo ha segnato una crescita di circa cinque punti.
Tra le piazze extra-europee spicca quella neozelandese dove la quotazione ha evidenziato un incremento del 7%.
Tutte positive anche le altre piazze.
Buon andamento hanno mostrato anche le due tipologie di latte  in polvere. Anche in questo caso a spiccare è stato il prezzo neozelandese, con un incremento del  5% rispetto alla settimana prima.
E' ancora contrastato il mercato delle materie prime per uso alimentare in zootecnia. In aumento i prodotti quotati sulle piazze nazionali, mentre sulle piazze internazionali prevalgono le diminuzioni dei prezzo, nonostante la ripresa del dollaro nei confronti della moneta europea. Unica eccezione è  il mais sui future di Chicago, che evidenzia un lieve aumento dello 0,8%.
 

Prezzi settimanali di alcuni prodotti lattiero-caseari in Italia (€ per 100 kg)

Fonte: principali borse merci
 
 

Prezzi settimanali di alcuni prodotti lattiero-caseari in Europa e nel mondo (€ per 100 kg)

 


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