'Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti: un nuovo passo avanti a tutela dei consumatori e della sicurezza alimentare'.
Con queste parole il ministro al Mipaaf Luca Zaia ha commentato l'adozione, da parte del consiglio dei ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea riunitosi a Lussemburgo, del regolamento sulla modifica delle attuali norme di commercializzazione delle carni di pollame. 
Il testo varato recepisce le posizioni dei paesi membri, tra cui l'Italia, che chiedono una normativa rigorosa in materia di qualita', a tutela dei consumatori e delle imprese orientate verso una produzione qualitativa.
L'elemento di maggior rilievo del regolamento riguarda le carni di pollame fresche e le preparazioni a base di carne di pollame fresca: al riguardo viene rafforzata la tutela del consumatore e potranno essere commercializzati quali prodotti freschi soltanto quei prodotti che non sono stati mai congelati o surgelati.
La nuova norma ha incontrato forti resistenze in ambito internazionale, perche' molti paesi (a partire dal Brasile) sono interessati a vendere in Europa ingenti quantitativi di carne di pollame, che viene spedita congelata o surgelata. Inoltre, per l'opposizione di un gruppo di paesi membri, fra cui l'Italia, e' stata accantonata la proposta avanzata dalla Commissione, tendente a legittimare anche in Europa l'uso di trattamenti con sostanze chimiche decontaminanti tali da agevolare la conservazione dei prodotti per un lungo periodo. L'unico trattamento consentito per la conservazione resta quindi il trattamento del freddo.