La commissaria europea all'Agricoltura Mariann Fischer Boel proporrà, giovedì al Parlamento europeo a Strasburgo, una nuova iniziativa legislativa legata alla gestione delle quote latte. La nuova proposta, che sarà accompagnata da altre iniziative legate al mercato, è stata annunciata dalla commissaria europea a Vajxo, nel sud della Svezia, nella prima giornata del consiglio informale dei ministri dell'Agricoltura dell'Ue, su invito del presidente svedese, il ministro dell'Agricoltura Eswkil Erlandsson.
La nuova proposta prevede l'introduzione di uno schema volontario di contenimento della produzione di latte tramite un sistema di riacquisto delle quote da parte dei singoli stati membri con cui creare una riserva nazionale, la cui destinazione sarà decisa a livello nazionale.
In concreto, ogni stato membro potrà riacquistare le quote dai produttori che intendono abbandonare la produzione di latte pagandole con fondi nazionali o utilizzando le multe a carico degli agricoltori che individualmente superano la quota loro assegnata, anche nel caso in cui la quota nazionale non venga globalmente esaurita.
 
La ferma posizione del ministro Zaia
'Valutiamo con estremo interesse tutto ciò che viene proposto dal commissario Fischer Boel, che in più occasioni ha mostrato disponibilità nei confronti delle richieste italiane, ma, in attesa di conoscere nel dettaglio la proposta che intende presentare al Parlamento europeo, diciamo sin da subito che un sistema di finanziamento del programma di ritiro dalla produzione di latte attraverso fondi nazionali, o attraverso le multe, che l'Italia non ha più, non ci sta bene. Noi rimaniamo fermi sui tre capisaldi della nostra proposta: ammasso, anche per i formaggi; promozione e ritiro della produzione finanziato a livello comunitario'. Lo ha detto il ministro al Mipaaf, Luca Zaia, commentando la proposta della Fischer Boel sulle quote latte, avanzata in Svezia.