'L'incontro di filiera che si e' svolto nella sede del Mipaaf e' la premessa indispensabile perche' l'amministrazione possa scendere in campo a tutela di questo straordinario prodotto del nostro agroalimentare. La trasparenza deve essere una volta di piu' la chiave per far uscire il comparto dalla crisi in cui versa in questo periodo. Il progetto di rilancio della mozzarella di bufala Dop, del resto, e' stato il mio primo impegno di ministro. E gia' molto, credo per unanime riconoscimento, e' stato fatto nella direzione della trasparenza, della tutela e per la promozione sui mercati nazionali ed esteri'.
Cosi' il ministro delle Politiche  agricole, alimentari e forestali, Luca Zaia, commenta il protocollo di intenti firmato dalla filiera della mozzarella di bufala campana Dop.
In occasione dell'incontro presso il ministero tra le organizzazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Anpa) e il Consorzio di tutela della mozzarella campana Dop e' stato firmato un protocollo di intenti per il rilancio dell'intera filiera.
Il protocollo parte dalle seguenti premesse: l'intero comparto necessita di interventi urgenti per il rilancio del prodotto e della filiera;  esistono problemi strutturali e problemi congiunturali; viene stabilita la priorita' di affrontare i problemi di mercato attraverso la modifica delle regole, comunque nel rispetto dell'esclusivo impiego di latte fresco di bufala per la produzione dop; le parti si sono trovate d'accordo nel chiedere congiuntamente al ministero: 
1. di attivare e gestire un tavolo tra le parti per la definizione di un 'progetto di rilancio della filiera';
2. di definire con il progetto richiamato al precedente punto 1. proposte in merito alle regole per un piu' trasparente funzionamento del mercato, per superare il problema degli esuberi periodicamente presente, per l'efficacia dei controlli e del rispetto delle regole;
3. di definire le opportune modifiche dello statuto del consorzio, per assicurare l'efficacia del progetto di rilancio della filiera e per assicurare un piu' efficace coinvolgimento della parte allevatoriale nel consorzio stesso anche alla luce dell'esperienza di altri consorzi di tutela di produzioni Dop/Igp.