Malgrado l’incontrollato diffondersi delle più disparate notizie sull’influenza, Confagricoltura sottolinea come a Milano abbiano tenuto le quotazioni della carne suina che peraltro, come più volte con preoccupazione segnalato nelle passate settimane, sono poco sopra i minimi dell'anno.
La commissione prezzi all'ingrosso, riunitasi come di consueto presso la Camera di Commercio per valutare lo stato del settore e definire il prezzo, ha riscontrato infatti quotazioni pressoché stabili in un mercato che comunque ha perso il 30% del valore in soli quattro mesi. 
I capi da macello di 170 kg, le cui cosce fresche sono per lo più avviate alla trasformazione in prosciutti crudi Dop, hanno quotato 1,077 euro al chilo, ossia poco più, un centesimo, del minimo dell'anno 0,016 euro kg, toccato un mese fa.
Nel  settore, che già stava vivendo una situazione di mercato estremamente delicata, c'e' preoccupazione - rileva Confagricoltura - anche per quello che potrà essere nell’immediato futuro il comportamento dei consumatori.
'L’emergenza sanitaria diffusasi a seguito dell’insorgere in America centrale di numerosi casi d’influenza non deve trasformarsi in ingiustificato allarmismo perché', ricorda Confagricoltura, 'il sistema produttivo italiano offre le più ampie assicurazioni per un consumo sanitariamente e qualitativamente ineccepibile. Ma soprattutto  perché,  come ampiamente riportato dalle più autorevoli istituzioni scientifiche mondiali, nessun prodotto suino è pericoloso ed il principale, se non unico veicolo di contagio, come per l’influenza stagionale, è la trasmissione da persona a persona'.
Nell’invitare il consumatore italiano a non farsi ingiustificatamente coinvolgere dalla psicosi, Confagricoltura ribadisce l’urgenza d’adottare, come individuato dal tavolo di filiera specifico interventi, oggi più che mai urgenti, finalizzati a far uscire il settore dalla crisi.