'Non mancheranno tempi e modi per confrontarmi con la collega ed amica Ilse Aigner e con i rappresentanti di Austria, Ungheria, Slovenia e Slovacchia, cui certamente non voglio imputare di aver pensato ad una grave ingerenza nella politica e nelle scelte di altri Paesi membri e fondatori su materie già deliberate in sede di Consiglio dei Ministri dell’agricoltura dell’Ue'.
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, commentando la proposta avanzata oggi dalla Germania al Consiglio dei Mmnistri dell’agricoltura dell’Ue.
'Non posso che pensare ad una preoccupazione e ad un equivoco da parte tedesca: la preoccupazione', ha precisato Zaia, 'è di perdere un mercato, quello italiano, che per gli amici tedeschi è sempre più strategico, tanto più in una situazione che vede i prezzi precipitare a 18,20 centesimi il litro; mentre l’equivoco, del resto già ampiamente chiarito nel corso delle trattative europee, è che le quote concesse all’Italia possano dar vita a nuove mungiture. Come è noto a tutti non è così, dal momento che esse rappresentano, per migliaia di aziende che già producono, la possibilità di legalizzare la propria produzione'.
'Sono certo', aggiunge Zaia, 'che la collega tedesca e gli altri ministri leggeranno questa nota e che si eviterà che gli uffici diano luogo ad altre spiacevoli incomprensioni. Infine', conclude il ministro, 'come era negli auspici, rilevo la consueta coerenza del Commissario europeo Mariann Fischer Boel, a cui va, come sempre, il mio plauso più sincero'.