L'attenzione sul settore suinicolo deve rimanere alta. Complessivamente nel periodo gennaio-dicembre 2008 l’andamento delle macellazioni ha fatto registrare una sostanziale stabilità sia in capi (13.616.538, +0,2%), che in peso (1.606.013, +0,2%). Nei primi due mesi del 2009, rimarca Confagricoltura, e macellazioni sono calate drasticamente (mediamente di oltre il 10%); nonostante ciò i prezzi non riprendono. Le quotazioni all’origine restano non remunerative per gli allevatori.
Confagricoltura ha sottolineato un pacchetto di proposte per sostenere e rilanciare il comparto: interventi sul credito per la diminuzione dei tassi e per le garanzie sui prestiti; aumento della percentuale di compensazione IVA sui suini dal 7,30 al 10%; rinvio dei pagamenti dei contributi fiscali e previdenziali; rinvio del pagamento delle rate dei mutui.
Anche la Comunità europea, sottolinea Confagricoltura, deve varare misure straordinarie, come l’apertura di un ammasso privato, per permettere un riequilibrio del mercato e poter finalmente definire le regole per l’etichettatura della carne suina.  
Confagricoltura richiama ad un maggiore impegno tutti gli attori della filiera, anche perché i lavori della Commissione unica del mercato suinicolo fanno registrare una evidente fase di crisi per la mancanza di collaborazione da parte degli industriali del settore.
Il perdurare di questa situazione, avverte Confagricoltura, rischia di mettere in ginocchio un comparto invidiatoci da tutto il mondo. L’ampia e riconosciuta notorietà internazionale, ricorda Confagricoltura, è strettamente legata a quelle che sono le caratteristiche di qualità, salubrità e sanità che i nostri allevatori conferiscono, sin dalle prime fasi dell’allevamento, agli oltre 12.800.000 capi suini destinati alle nostre produzioni a Denominazione d’origine Controllata.
Confagricoltura apprezza le iniziative assunte dal ministro Zaia negli ultimi mesi e ritiene che i produttori debbano poterne beneficiare concretamente in tempi celeri.