Nel suo intervento al 50° anniversario della nascita di Confcooperative di Ferrara, il ministro ha aggiunto: 'Quando a Ginevra in ambito Wto sentiamo parlare di regole comuni di mercato a noi del comparto agricolo viene da sorridere'.
Ricordando il ruolo del movimento cooperativo 'sorto contro l'arroganza di chi voleva accaparrarsi a prezzi stracciati le migliori derrate. Oggi', ha voluto ribadire il ministro, 'sia pure a livello globale la situazione non è cambiata di tanto. Se la globalizzazione significa l'abbattimento delle frontiere e la standardizzazione dei gusti, noi stiamo fuori; e non possiamo che chiedere che venga garantito un confronto ad armi pari con agricolture che utilizzano metodi di produzione arretrati e privi di garanzie per la salute e per i diritti dei lavoratori'.
Zaia è tornato poi sul recente negoziato europeo ricordando 'che il successo non è stato limitato alla questione delle quote latte. Ma se di latte dobbiamo parlare', ha affermato, 'sono sorpreso che qualcuno pensi che 300 mila tonnellate di latte, che non è ancora detto che arrivino sul mercato, possano deprimere il prezzo del latte nel nostro Paese'. Le 500 mila tonnellate ottenute dall'Italia 'certamente non costituiscono mungitura ulteriore', ha proseguito Zaia, sottolineando che il decreto in fase di preparazione 'sarà certamente teso a riportare alla legalità quanti oggi sforano le quote stabilite e ciò avverrà nel rispetto di tutte le normative vigenti'.