Parte dall'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise 'G. Caporale' di Teramo la strategia vaccinale per contrastare la diffusione del 'morbo della lingua blu' (o Blue tongue) in Europa. Chiamato ad esporre la sua relazione, unico europeo tra gli esperti, alla Conferenza internazionale dell'Ue a Bruxelles e quale presidente della Commissione commercio dell'Oie - World organisation for animal health, il direttore dell'Izs dell'Abruzzo e del Molise, Vincenzo Caporale, ha tracciato quelle che sono, da tempo in Italia e di recente anche in gran parte del continente europeo, le linee guida nella lotta al contagio del virus della Bluetongue: la vaccinazione quale unico sicuro strumento di prevenzione e di tutela per la libera circolazione degli animali.
Sulla base dell'esperienza dell'istituto teramano - che è centro di referenza dell'Oie per la Blue tongue - nell'epidemiologia e nella ricerca in questo campo, il commissario europeo alla Sanità, Markos Kyprianou, ha annunciato ieri agli esperti veterinari di 27 Stati membri riuniti a Bruxelles che l'Europa sosterrà quest'anno con fondi comunitari una campagna di vaccinazione di massa di bovini e pecore per difenderli dal virus della febbre catarrale. Il capo dipartimento al ministero della Salute per la sanità animale e pubblica, Romano Marabelli, ha dal canto suo confermato che l'Italia 'intende continuare la politica della vaccinazione, tramite la somministrazione di diversi tipi di vaccini come si è potuto positivamente realizzare negli ultimi anni', aggiungendo che al momento non esistono vaccini inattivati ma che vaccini vivi attenuati sono disponibili e che uno di questi, dimostratosi efficace nei confronti di un sierotipo, è prodotto dall'Istituto Zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise 'G. Caporale'.
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