Continua a destare molte preoccupazioni la dermatite nodulare contagiosa dei bovini, in particolare per gli allevatori della Sardegna, dove si sono verificati altri episodi della malattia, dopo il primo caso di fine giugno.
Ora i focolai sono 19, mentre non si sono registrati altri casi in Lombardia, dopo quello segnalato a Porto Mantovano, in Lombardia.
Questa patologia, nota anche come lumpy skin disease, fa scattare severe misure di controllo che prevedono fra l'altro l'abbattimento degli animali che potrebbero aver contratto il virus.
Evidente il danno per gli allevatori, che si somma al blocco delle attività sino alla completa estinzione del focolaio infettivo.
Vaccinazione per tutti
Per accelerare i tempi di un ritorno alla normalità si è invocato il ricorso alla vaccinazione. Ma non mancano i problemi, fra i quali la mancanza del vaccino.
Essendo la malattia praticamente scomparsa dall'Europa, è infatti necessario ricorrere alle scorte di altre nazioni, dove la lumpy skin disease è più diffusa.
L'assessore alla Sanità della Sardegna, Armando Bartolazzi, ha annunciato l'avvio di una vasta campagna di vaccinazione in accordo con lo Zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise, che di questa patologia è centro di referenza nazionale.
In Sardegna le aree di sorveglianza e protezione vedono coinvolti oltre 1.500 capi bovini e sino ad oggi sono oltre 300 i bovini deceduti o abbattuti, cifre destinate ad aumentare per le azioni di contenimento del virus.
La Commissione Europea, all'indomani del primo episodio, è intervenuta stabilendo le aree da sottoporre a misure restrittive, mentre nuovi focolai si presentavano in Sardegna (al 16 luglio se ne contavano 19) e uno in Lombardia, presto messo sotto controllo.
Gli indennizzi
I danni diretti conseguenti agli abbattimenti e quelli indiretti per il blocco delle attività rappresentano un costo insostenibile per gli allevatori e si invoca un'accelerazione delle procedure per gli indennizzi previsti in questi casi.
Dalla Coldiretti della Sardegna l'appello per tempi rapidi e somme sufficienti a coprire i danni reali subiti dagli allevatori.
Dal presidente di Copagri Sardegna, Giuseppe Patteri, l'auspicio di un celere avvio del piano vaccinale, insieme a una campagna di disinfestazione mirata a ridurre il numero di insetti vettori della malattia.
La situazione in Francia
L'Italia non è la sola a fare i conti con questa patologia. Negli stessi giorni nei quali veniva segnalato il virus in Sardegna, si accertava la presenza di un focolaio in Francia. A essere colpito un allevamento a Chambéry, nel Dipartimento della Savoie, al confine con il Piemonte e la Valle d'Aosta.
Al primo episodio ne sono seguiti altri quattro, sempre nello stesso comune.
Nelle settimane seguenti l'infezione si è ulteriormente diffusa coinvolgendo il Comune d'Entrelacs, sempre in Savoie, portando a 17 i focolai attivi.
Anche in questo caso sono intervenute le autorità sanitarie europee, con la Decisione della Commissione che ha istituito le consuete aree di restrizione.
Dalla Savoie il virus si è esteso all'Haute Savoie, al confine con la Valle D'Aosta, coinvolgendo i comuni di Rumilly, Massingy, Marigny-Saint-Marcel, Faverges-Seythenex, Saint-Ferréol, Les combes-Seythenex, con ulteriori complessivi 16 focolai.
Attenti alla biosicurezza
Non va dimenticato che l'Italia è un forte importatore dalla Francia di giovani bovini da avviare alle nostre stalle da ingrasso.
Nelle aree francesi interessate dal virus sono bloccate le movimentazioni di animali, come avviene per analoghi casi in Italia.
La presenza Oltralpe del virus deve tuttavia suggerire grande prudenza nell'introdurre in stalla animali provenienti dalle zone limitrofe a quelle interessate dal virus.
Misure di biosicurezza che dovrebbero comunque valere in ogni occasione, tenuto conto che la lumpy skin disease continua ad essere endemica in molti Paesi dell'Africa subsahariana.
Pur se sotto controllo, il virus è poi diffuso in Medio Oriente e nell'Europa Sud Orientale, dove solo severi ed estesi programmi di vaccinazione hanno consentito un miglioramento della situazione.






























