Per Confagricoltura è indispensabile una rapida definizione in sede comunitaria che introduca le restituzioni all’esportazione per la carne fresca di maiale, ma anche un pari sostegno per prodotti lavorati e semilavorati. La misura, che si sostituirebbe ed andrebbe a integrare quella varata nelle scorse settimane per lo stoccaggio privato di carni fresche di maiale, si inserisce in un quadro di interventi che la Comunità sta mettendo in atto per alleggerire le ripercussioni mercantili che hanno coinvolto il sistema di allevamento della maggior parte dei Paesi Ue. Uno dei settori di spicco della produzione zootecnica nazionale che annovera Consorzi oltre al Parma e al San Daniele, come il Prosciutto toscano Dop, i Salamini italiani alla cacciatora Dop, il Prosciutto di Modena Dop, la Coppa piacentina Dop, il Salame piacentino Dop, la Pancetta piacentina Dop, il Salame Brianza Dop, il Prosciutto veneto berico euganeo Dop, da tempo risente dei pesanti aumenti dei costi di produzione come quello delle materie prime per l’alimentazione e dell’energia e il pericoloso rafforzamento dell’euro sul dollaro. E’ indispensabile per Confagricoltura trovare con tutti i Paesi partners nel più breve tempo possibile le misure che riequilibrino la fortissima concorrenzialità che le produzioni del resto del mondo stanno attuando sui mercati italiani.