Confagricoltura sostiene che lo Stato italiano abbia regolarmente versato quanto dovuto nelle casse dell’Unione Europea, ma non sia mai riuscito ad imporre questo principio ad uno sparuto gruppo di allevatori che, dal lontano 1983, hanno accumulato debiti per oltre due milioni di Euro. La lentezza amministrativa e giudiziaria ha prodotto un gravissimo danno ai cittadini italiani, oltre che agli operatori del settore lattiero caseario.
"Decidendo di rimandare la propria decisione di un anno, il TAR del Lazio - ha commentato Confagricoltura - consente agli imputati di continuare la propria attività e di fatto condanna i cittadini italiani al pagamento di una nuova multa che, come è accaduto negli ultimi anni, si aggirerà intorno ai 170 milioni di Euro".
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Fonte: Confagricoltura