Sta per partire la consultazione pubblica che porterà entro il prossimo febbraio a formulare il parere scientifico sulla sicurezza alimentare degli animali clonati da parte dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Si rischia di arrivare ad aprire la strada in Europa alla vendita di formaggi, latte e carne provenienti dai “parenti” della pecora Dolly.  E’ questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla base del programma di lavoro definito dall’Efsa per rispondere alla Commissione europea che nell’aprile scorso “ha chiesto all’Efsa di valutare sotto il profilo scientifico la sicurezza alimentare e al Gruppo europeo sull'etica di aggiornare il loro parere sulla tecnica della clonazione che si prepara a uscire dai confini della semplice ricerca”.
Una richiesta formulata dopo che negli Stati Uniti la Food and Drug Administration (Fda) ha già dato l'autorizzazione alla libera circolazione degli alimenti frutto delle clonazioni che non dovranno essere distinti dagli altri con etichette particolari. In particolare, il parere dell’Efsa riguarderà la sicurezza nel consumo di carne e latte provenienti da mucche, maiali, capre e pecore clonate senza affrontare aspetti etici di competenza del Gruppo Europeo sull’etica. La clonazione riguarda infatti già molti animali da allevamento e, tra l'altro, è stata annunciata recentemente la clonazione “stabile” di un maiale per quattro generazioni dal genetista giapponese Hiroshi Nagashima dell'Università Meiji di Tokyo, mentre sperimentazioni sono state effettuate anche in Italia con il toro Galileo, la cavalla Prometea e anche un muflone selvatico.