Quasi 26 miliardi di euro, pari a una crescita del 4% su base annua. A tanto ammonta il giro d'affari al consumo della filiera lattiero-casearia in Italia, settore trainante dell'agroalimentare. E' quanto emerge dal Rapporto Latte 2007 promosso da Aia e Ismea e realizzato dall'Osservatorio Latte e dall'Ismea, presentato oggi a Milano. Illustrando le linee del rapporto il presidente Aia, Nino Andena, ha tratteggiato uno scenario produttivo e di mercato migliore per il settore, in fase di rilancio dopo anni di crisi. "Sotto l'aspetto strutturale - ha dichiarato Andena - è proseguito nel 2006 quel processo di ristrutturazione che ha portato in Italia a una forte concentrazione produttiva. Il numero degli allevamenti con vacche da latte si aggira sulle 46.300 unità, contro le 182.000 di quasi w0 anni fa. La produzione media annuale per allevamento si è portata a 240 tonnellate, da circa 60 di fine anni '80, con un'ulteriore crescita nel 2006 rispetto all'anno precedente (+8,8%)". "Nelle 8 regioni settentrionali della Penisola risulta localizzato l'82,3% della produzione nazionale di latte vaccino, con il 40% concentrato nella sola Lombardia. Le consegne di latte ai caseifici nazionali hanno raggiunto, nel 2006, 109 milioni di q confermando il dato dell'anno precedente."
"Nel 2006 - ha spiegato il presidente Ismea, Arturo Semerari - il valore della materia prima, pari a 5 miliardi di euro, lievita di oltre il 400%, raggiungendo alla fase al consumo l'imponente cifra di 25,8 miliardi: su un euro pagato dal consumatore finiscono nelle tasche dell'allevatore meno di 20 cent. L'analisi della catena del valore ha evidenziato un'ulteriore riduzione della quota di partecipazione del settore, scesa al 19,7% del valore finale, dal 20,3% del 2005. La quota industriale si è mantenuta sotto il 34%, mentre è passata dal 39,4 al 40% la quota parte della distribuzione. Il 7% circa restante fa riferimento alle importazioni". "Gli sviluppi produttivi evidenziano che, dai 12,2 milioni di tonnellate di materia prima impiegata dall'industria nazionale, di cui 1,7 milioni di importazione, si ottiene in Italia una produzione di 2,9 milioni di tonnellate di latte alimentare, di 1,2 milioni di formaggi, di 300.000 tonnellate di yogurt e di 123.000 di burro". "Il 2006 - ha concluso il presidente Ismea - è stato un anno positivo per i consumi interni, con le vendite di prodotti lattiero-caseari cresciute rispetto al 2005 dell'1,3% sia in quantità che in valore. E' anche migliorato il risultato della bilancia commerciale del settore, il cui saldo negativo, grazie a una crescita delle esportazioni e una riduzione della spesa per l'import, si è ridotto, nel 2006, di quasi 60 milioni di euro".