Bisogna evitare con attenzione che le novità scientifiche da confermare si traducano in allarmismi ingiustificati che si riflettono pericolosamente sui consumi di carne di pollo tornata sulle tavole degli italiani con un aumento record del 33% negli acquisti familiari dopo che la psicosi dell’influenza aviaria li aveva fatti crollare ai minimi storici. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare la notizia che una mutazione del virus dell'influenza aviaria pericolosa per gli essere umani è stata scoperta da un gruppo di scienziati giapponesi e vietnamiti. In Italia - sottolinea la Coldiretti - sono state prese tutte le misure per garantire la sicurezza alimentare e l'allevamento nazionale è sicuro e controllato. La produzione degli allevamenti italiani è più che sufficiente a rispondere nelle quantità alla domanda dei consumatori nazionali. Certo - continua la Coldiretti - non deve essere abbassata la guardia e il nuovo studio aggiunge una ragione in piu' alla necessità che l'Italia respinga al mittente, la richiesta della Commissione Europea di cancellare l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei polli e dei prodotti derivati entrata in vigore il 17 ottobre 2005, a seguito dell'ordinanza del ministero della Salute del 26 agosto precedente. Si tratta di difendere una misura di trasparenza voluta dai produttori e dai consumatori e che ha consentito di superare la psicosi nei consumi familiari di carne avicola con un aumento degli acquisti in valore del pollo (+33%), del tacchino (+6,1%) e delle uova (+8,6%).