Per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di prodotti lattiero-caseari come latte e formaggi solo 19 centesimi servono per pagare il lavoro delle mucche e degli allevatori italiani che si trovano in una situazione insostenibile che mette a rischio il futuro della produzione 'Made in Italy'. E’ questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti alla mobilitazione per salvare il latte delle campagne italiane alla quale hanno partecipato in migliaia tra allevatori, consumatori, ambientalisti, veterinari, medici, mamme, bambini e rappresentanti del mondo dello spettacolo. Nel centro di Milano, la capitale della finanzia e delle stalle, con la mungitura in piazza e il brindisi a base di latte buono, genuino e nostrano, si è dato vita a una colorata iniziativa a sostegno della qualità, della trasparenza dell’informazione sulla provenienza e della giusta remunerazione degli allevatori per impedire la scomparsa delle stalle in campagna. A rischio ci sono - sottolinea la Coldiretti - 50mila allevamenti, 1,85 milioni di mucche da latte che producono circa 100 miliardi di chili di latte, per il 40 per cento in Lombardia, da destinare soprattutto al consumo fresco e per metà alla trasformazione per prestigiosi formaggi a denominazione di origine. Un patrimonio del Made in Italy alimentare in pericolo di estinzione perché mentre i cittadini sono costretti a pagare circa 1,31 euro per un litro di latte fresco agli allevatori lo stesso viene pagato 32 centesimi, con un aumento dei prezzi del 300 per cento dalla stalla al consumatore".