L’aumento tendenziale dei prezzi al consumo dei prodotti alimentari non trova giustificazione negli andamenti alla produzione dove i prezzi di frutta e verdura sono crollati a pochi centesimi per le aziende agricole e si vuole pagare il latte alla stalla poco più di trenta centesimi al litro, come dieci anni fa. E’ quanto afferma Coldiretti nel commentare i dati sull’andamento dell’inflazione nel mese di febbraio divulgati dall’Istat che evidenziano una crescita tendenziale superiore alla media per alimentari e bevande alcoliche che aumentano del 2,5%. L’andamento dell’inflazione evidenzia nell’alimentare - sottolinea la Coldiretti - un aumento della forbice dei prezzi tra produzione e consumo in alcuni settori, come il latte, determinanti per la vita quotidiana dei cittadini. Se per le verdure, nonostante il crollo dei listini che sta mettendo in difficoltà le imprese, sui banchi i prezzi non hanno subito variazioni di rilievo, per il latte - precisa la Coldiretti - si verifica un aumento del 333% dei prezzi dalla stalle al consumo. E’ necessario lavorare sulla trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti per impedire che venga spacciato come made in Italy prodotti importato dall’estero.