Le importazioni in Italia dell’intero settore cerealicolo nel periodo gennaio-maggio 2009 sono diminuite di 213.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4,8%).
Si riducono gli acquisti dall’estero di grano duro (-60.000 t), di orzo (-61.000 t) e, tra gli altri cereali, di sorgo (-199.000 t). Risultano invece in aumento le importazioni di mais (+145.000 t), in particolare da Ungheria, Austria e Germania. Le importazioni di grano tenero si confermano allo stesso livello dell’anno precedente (1,5 milioni di tonnellate). Tra gli altri prodotti presi in esame si registra un calo degli arrivi di mangimi a base cereali (-15%) e crusca (-26%), mentre per quanto riguarda il riso (riso lavorato, semigreggio e rotture) il calo ammonta a 5.300 tonnellate (-7%).
Le esportazioni risultano in diminuzione del 7% rispetto allo stesso periodo 2008 (-111.000 t).

Risultano in calo le vendite di cereali in granella (-26%), paste alimentari (-2,6%) e mangimi a base di cereali (-11,2%). Per contro si registra un incremento delle vendite all’estero di semola di grano duro (+113%) e prodotti trasformati (+16%).
Per quanto riguarda il riso, considerato nel complesso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo), si registra un calo di 93.000 tonn. rispetto al 2008 (-24%).
 
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi cinque mesi del 2009 un esborso di valuta pari a 983,0 milioni di Euro (1414,9,nel 2008) ed introiti per 1078,7 milioni di Euro (1229,2 nel 2008). Pertanto il saldo valutario netto è pari a +95,7 milioni di Euro, contro -185,7 milioni di Euro nel 2008.