Francia, Germania, Italia, Spagna e  Polonia  sono contrarie alla proposta della Commissione sugli Ogm, che lascia agli Stati membri la possibilità di decidere sull'autorizzazione a coltivare o meno sementi geneticamente modificate. 

L'orientamento è emerso nel corso della seduta mattutina del Consiglio europeo dei ministri dell'Agricoltura dedicata all'argomento. 

Il presidente di turno del Consiglio, la belga Cristine Laurelle ha precisato, nel corso di una conferenza stampa con il commissario alla Salute Jhon Dalli, che allo stato attuale si continua a decidere sulla base dell'impianto giuridico esistente e che ciò riguarda il anche il mais m810. 

Laurelle ha anche detto che in materia di Ogm è preferibile non assumere posizioni nemiche e che il compito dell'Unione europea è informare i cittadini i quali, ha riconosciuto, sono prevalentemente contrari a questo tipo di coltivazioni. Dalli ha, dal canto suo, sottolineato la propria soddisfazione per l'inizio della discussione su un tema che, a suo giudizio, dovrebbe comunque essere oggetto di decisione da parte del consiglio.

Il commissario ha anche reso noto che parteciperà, tra tre settimane, al consiglio Ambiente che ha all'ordine del giorno la proposta della Commissione.

Il commissario alla Salute ha infine informato che è stato costituito un gruppo di lavoro d alto livello che ha il compito di approfondire tutte le questioni sollevate finora  a partire da quelle relative alla compatibilità della proposta dell'esecutivo con le regole del mercato interno, del Wto. Regole che, a giudizio di Dalli, non vengono violate. "L'obiettivo - ha concluso il commissario - è creare un processo di autorizzazione all'uso di Ogm il più robusto possibile".