I cittadini percepiscono come minacce per la salute, la qualità dell’aria (39,1% degli intervistati), i mutamenti del clima (24,4%), i virus e le pandemie (23,8%), e solo più di un italiano su dieci vede come rischio la diffusione dei cibi Ogm (11,7%).

Il dato emerge da un sondaggio dell’Osservatorio Scienza e Società, presentato a Venezia in occasione della Sesta Conferenza mondiale sul futuro della scienza. Gli scienziati a congresso hanno invitato "a ripensare con maggiore realismo il ruolo dell’informazione sui temi della salute".

Per quanto riguarda i dati sullo 'spettro Ogm' Confagricoltura pone in evidenza il collegamento, che emerge dal sondaggio, tra percezione del pericolo biotech per la salute e grado di istruzione degli intervistati; i laureati sono meno allarmati della media dalla potenziale diffusione di cibi Ogm (che tra di loro preoccupa solo il 4,9%).

Insomma la 'paura' viene dalla non conoscenza. E Confagricoltura cita anche un’indagine condotta da Ispo da cui emerge che il 40 per cento degli Italiani non conosce il significato esatto della parola Ogm. Tra i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni questa percentuale sale addirittura al 70%.