"Gli Ogm non sono un'innovazione, ma rappresentano solo l'utilizzo rozzo e parziale dello sviluppo tecnologico, usato impropriamente". 

Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, intervenuto alla conferenza "Agricoltura e biotecnologie: il fronte della ricerca tra un'avanguardia silenziosa e un'innovazione superata", svoltasi nell'auditorium dell'Ara Pacis su iniziativa della task force "Per un'Italia libera da Ogm", di cui fanno parte, tra le varie associazioni, Aiab, Cia, Città del vino, Coldiretti, Fai, Crocevia, Greenpeace, Legapesca, Legacoop, Legambiente, Slow food, Unci e Vas. "Sulla vicenda delle semine Ogm nel Friuli - ha continuato il sindaco - condivido la necessità di fare quanto possibile per rimuovere il divieto di intervenire nei campi e distruggere tutte le coltivazioni Ogm per evitare contaminazioni". 

La conferenza, che ha visto la partecipazione di vari esperti nei settori su cui hanno un impatto gli Ogm, dalla salute all'ambiente, dall'agricoltura all'economia, è stata moderata da Stefano Masini, responsabile ambiente e consumi della Coldiretti, che ha spiegato: "La situazione del Friuli è molto grave; vogliamo che il paese venga a conoscenza delle criticità delle biotecnologie. L'accettabilità dei rischi degli Ogm - ha evidenziato Masini - non deve riguardare solo il mondo scientifico o la classe politica, ma deve interessare tutti i cittadini, che ne sperimentano la rilevanza". 

"Dobbiamo puntare - ha affermato Alfonso Pecoraio Scanio - ad un'Italia Ogm-free, sfruttando l'apertura dell'Unione europea e valorizzando l'impegno delle associazioni agricole". 

"Siamo qui - ha detto Michele Zannini, presidente Acli Terra - per testimoniare l'opposizione alla diffusione degli Ogm nel nostro Paese e vogliamo che la task force acquisti più visibilità; i consumatori hanno bisogno di qualità e tutela alimentare". 

"L'apertura della Commissione europea agli Ogm - ha ricordato nel suo intervento Simona Capogna, vicepresidente del Vas-Verdi ambiente e società - permette un'accelerazione nella vendita di sementi e prodotti geneticamente modificati, potenzialmente dannosa per i cittadini". 

Importanti contributi al convegno sono arrivati anche dal senatore Francesco Ferrante, esponente del Pd, e da Aldo D'Amore, responsabile Ogm della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, che hanno concordato sul pericolo riguardante l'immissione di Ogm nell'agricoltura e sulla necessità di effettuare un intervento immediato per distruggerne le coltivazioni. 

"Quello di oggi - ha commentato Susanna Cenni, deputata del Pd - è un incontro molto positivo che rappresenta un ulteriore passo in avanti nella complessa discussione sugli organismi geneticamente modificati".