"L'illegalità va combattuta con tutti gli strumenti ed i mezzi di cui lo Stato dispone". E' la reazione della Coldiretti alla vicenda della lettera anonima recapitata al direttore dell'Ersa (l'agenzia regionale friulana per lo sviluppo rurale) contenente alcune foglie di pianta di mais e una mappa topografica con indicazioni di un campo nei pressi di Fanna in provincia di pordenone, nel quale sarebbero state messe a dimora sementi Ogm.

Durissima la reazione di Legambiente: 'L'inizio di una coltivazione di Ogm costituisce non solo un'azione fuori legge, ma comporterebbe pesanti conseguenze sull'agricoltura italiana''.

''Se questa notizia fosse vera, sarebbe davvero un atto scellerato ed avventato - ha detto Francesco Ferrante, della segreteria nazionale dell'associazione - che esporrebbe a rischio contaminazione l'intera agricoltura italiana. Intraprendere la strada dei prodotti transgenici costituisce, infatti, una scelta irreversibile, rispetto alla quale sono necessarie valutazioni che non lasciano nulla al caso".

Fatto gravissimo anche per il vicepresidente del Vas (Verdi Ambiente e società), Simona Capogna, che sottolinea il rischio della contaminazione genetica.

"Ancora più grave - continua Capogna - è il fatto che un atto illegale quale quello della coltivazione di Ogm in Italia sia stato auto-denunciato due volte, senza avere avuto finora conseguenze rilevanti".

"Evidentemente - conclude Capogna - chi ha seminato Ogm in italia non ha l'obiettivo di vendere il raccolto, ma quello di sollevare un polverone sul farsi pubblicità, nel tentativo di spuntare altre concessioni sul tema biotech".