Trovare, recuperare, censire, tutelare, valorizzare. Sono queste, in sintesi, le tappe della lunga ricerca delle specie vegetali locali di interesse agrario e in via d'estinzione del Pollino, lavoro condotto dall'Alsia in collaborazione con l'Ente Parco Nazionale del Pollino

Un'azione incisiva di recupero della biodiversità, intrapresa nel dicembre 2008 e di durata biennale, che presenterà i suoi primi importanti risultati in un convegno dal titolo "La biodiversità vegetale del Pollino – Ricognizione e valorizzazione delle risorse genetiche agrarie per lo sviluppo del territorio", in programma a Rotonda (Pz) sabato 21 novembre, presso l'Azienda agricola sperimentale dimostrativa Alsia "Pollino".

In questi primi mesi di indagine, grazie anche alla collaborazione scientifica dell'Università di Basilicata e del CNR, il Centro Nazionale delle Ricerche, sono stati individuati 140 siti dell'area del Parco in cui sono state censite circa 40 specie da frutto con 600 biotipi da tutelare. Tutte le piante sono state riportate su mappe georeferenziate, in modo da costruire una banca dati per la loro localizzazione e per i successivi interventi di tutela e gestione.

"I risultati di questo progetto sulla biodiversità attestano la ricchezza di patrimonio genetico presente sul territorio lucano, e in special modo del Pollino – ha commentato Paolo Galante, Commissario straordinario Alsia - Un "tesoro" vegetale che è arrivato fino a noi grazie all'amore per la terra dei contadini del Pollino, ma che d'ora in poi potrà sopravvivere grazie a questo rigoroso e puntuale lavoro di censimento".

Al convegno, oltre allo stesso Galante, tra gli altri saranno presenti l'Assessore regionale all'Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Economia Montana, Vincenzo Viti, ed il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo. Oltre alla presentazione dei risultati del primo anno del progetto, il programma del convegno prevede la "Mostra dei frutti antichi" e la presentazione dell'Associazione per la tutela e la valorizzazione della flora domesticata evolutasi in ambiente mediterraneo "Vavilov", a cui hanno recentemente aderito gli "agricoltori-custodi" dell'area del Parco del Pollino e del Lagonegrese con il sostegno dell'Alsia e la consulenza dell'Università degli Studi della Basilicata.

Le attività del progetto di indagine delle biodiversità continueranno nel 2010 con la catalogazione e la mappatura delle specie del settore orticolo e cerealicolo.


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