Confagricoltura apprezza la volontà del ministro per le Politiche agricole Luca Zaia di ricorrere alla Corte di Giustizia europea contro la decisione della Commissione di alzare il livello minimo di concentrazione di aflatossine nelle nocciole importate. Non si può ammettere che in Europa vengano importati prodotti di qualità inferiore, con minore tutela sanitaria, e questo va fermamente contestato.
In più occasioni Confagricoltura ha denunciato la presenza di un’alta concentrazione di aflatossine nelle nocciole provenienti dalla Turchia; il che poneva tali importazioni fuorilegge. Oggi si intende favorire questo Paese a discapito della qualità del prodotto italiano e della salute dei cittadini.

“Siamo doppiamente beffati da questa decisione comunitaria: penalizza i produttori italiani, perché consente di importare nocciole dalla Turchia di dubbia qualità, subendo una concorrenza sleale; danneggia i consumatori, perché si tollera la presenza nel prodotto importato di una maggiore concentrazione di tossine potenzialmente cancerogene”. 

L’Italia è il primo Paese europeo produttore di nocciole ed il secondo a livello mondiale (dopo la Turchia). “L’unico risultato della tolleranza europea verso le nocciole turche - conclude Confagricoltura - sarà la disaffezione dei consumatori. Pericolo che va assolutamente sventato perché la produzione nazionale è sicura e salubre. Ci auguriamo che la Corte di Giustizia, grazie al ricorso italiano, “riequilibri” la situazione”.