A fronte della decisione di prorogare di un anno la sospensiva dei neonicotinoidi, utilizzati per proteggere i semi di mais da alcune malattie, Confagricoltura ritiene insufficienti gli interventi per supportare gli agricoltori nella difesa della coltura, in particolare dagli attacchi della diabrotica, che quest’anno ha provocato rilevanti danni nella Pianura Padana, che rischiano di moltiplicarsi nella prossima campagna.
 
Obiettivo del settore agricolo - spiega l’Organizzazione - è di contribuire alla tutela del patrimonio apistico, ai fini della conservazione dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e dello stesso buon esito dell'attività agricola, nel rispetto delle leggi vigenti, compresa la condizionalità, che prevede rigidi criteri operativi nell’uso dei prodotti fitosanitari, e mettendo in atto tutte le precauzioni indicate dagli organismi competenti, dal mondo scientifico e dai produttori di agrochimici. D’altra parte, l’uso dei prodotti fitosanitari è indispensabil per la difesa delle colture e per garantire il rispetto di parametri qualitativi.
 
Confagricoltura richiama l’attenzione sulla necessità di individuare soluzioni tecniche per la difesa del mais che non siano limitate al divieto di monosuccessione e ricorda che si possono adottare soluzioni tecniche in merito all’impiego dei semi conciati, che riguardano le seminatrici, per ridurre gli effetti della dispersione delle polveri, e metodi di concia a basso impatto.
 
E' importante conoscere i risultati delle ricerche sul fenomeno di spopolamento degli alveari e di moria delle api, che hanno portato al rinnovo della sospensione dei neonicotinoidi, viste le affermazioni di parte del mondo scientifico che addebita la moria delle api degli anni passati ad una serie di concause, tra cui i cambiamenti climatici e la presenza di specifici parassiti.
“Solo attraverso la conoscenza dei dati scientifici - conclude l’Organizzazione - si potrà avere la certezza di avere intrapreso la strada giusta per evitare il ripetersi del fenomeno e condividere fino in fondo una scelta che ha causato e sta causando molti problemi ai maiscoltori”.