Dopo due anni di rialzi, la corsa dei prezzi del grano si èarrestata a causa della superproduzione mondiale. Lo afferma il Rapporto sul "Mercato dei cereali a livello mondiale, europeo e nazionale" di Confagricoltura. Per la prima volta dal 2004 l’offerta supera largamente la domanda. La discesa dei prezzi si èaccentuata con la crisi globale dei mercati finanziari, che sta provocando il rallentamento dell’economia mondiale. La tendenza negativa coinvolge tutte le principali commodities, dopo sette anni di continua crescita, con prezzi caratterizzati da un'alta volatilità. Dall'inizio di questa estate le quotazioni del grano sono diminuite del 40% circa, quelle del mais del 50%. Il dollaro Usa, valuta di riferimento per la compravendita delle commodities, si è notevolmente rafforzato su tutte le altre monete. In particolare, sull’euro ha recuperato circa il 20% da aprile a ottobre 2008, tornando ai livelli dell’aprile 2006.
 
Tendenza mercato Ue e Italia
Frumento tenero L’impennata dell’export francese e il ripristino dei dazi all’import da Paesi terzi potrebbero risollevare il mercato. I prezzi sembrano in fase di assestamento e, sulla base dell’andamento dei “futures”sul mercato di Parigi (Euronext-Liffe), gli acquirenti scommettono su una leggera ripresa prima del nuovo raccolto 2009.
Frumento duro Prezzi a picco su tutte le piazze italiane. Molti semolieri hanno ricevuto in conto deposito il grano duro dai produttori e pertanto non hanno interesse a comprare, potendo trasformare la merce depositata in attesa che il produttore fissi il prezzo. Import in diminuzione, data l’abbondante disponibilitàinterna, con una qualitàal Sud allineata sui livelli del grano canadese (che per ora non esce dai magazzini in attesa di prezzi migliori).
Mais Discesa lenta ma costante dei prezzi sulle principali piazze italiane, dopo il crollo vertiginoso degli ultimi due mesi. Scarso interesse dei compratori. Fortissima la pressione dell’offerta ungherese, con mais importato in Italia a prezzi inferiori di oltre il 30% rispetto alla media nazionale. L’andamento del mercato nei prossimi mesi saràancora caratterizzato dalla volatilitàdelle quotazioni, con acquirenti interessati ad approvvigionarsi per il breve periodo a causa della minore liquiditàe del calo dei consumi finali, in particolare nel settore zootecnico.