L’Istat rende disponibili i principali risultati della rilevazione sulla distribuzione per uso agricolo dei fertilizzanti, con riferimento all’anno 2007. La rilevazione è censuaria e riguarda tutte le imprese che, con il proprio marchio o con marchi esteri, immettono al consumo i fertilizzanti (concimi, ammendanti, correttivi, substrati di coltivazione e prodotti ad azione specifica).
Per ciascun tipo di fertilizzante viene rilevata sia la quantità degli elementi nutritivi o fertilizzanti espressamente previsti dalla normativa vigente sia l’intero contenuto in elementi nutritivi dichiarato dall’impresa distributrice. Sono esclusi dalla rilevazione i fertilizzanti distribuiti per uso non agricolo, ovvero quelli destinati all’utilizzo domestico, all’hobbistica ed alla fabbricazione di altri prodotti industriali (vernici, esplosivi, ecc.).
La distribuzione dei fertilizzanti dipende principalmente dal tipo di agricoltura praticata (convenzionale, biologica, integrata, ecc.), dalla rotazione colturale, dalle singole specie e varietà coltivate, dalla natura fisico-chimica del terreno, dall'andamento del mercato, nonché dalle scelte dell'agricoltore nella determinazione del piano di concimazione aziendale. L'apporto dei singoli elementi nutritivi (azoto, fosforo, potassio,mesoelementi, microelementi e sostanza organica) si ottiene selezionando i formulati ritenuti più idonei tra una vasta gamma di concimi, ammendanti e correttivi. Ciò avviene anche sulla base dei relativi costi e ricavi e delle esigenze di restituzione al terreno agrario degli elementi nutritivi sottratti dalle colture precedentemente impiantate. Le più recenti pratiche agronomiche tendono a razionalizzare la quantità di fertilizzanti impiegati, dando priorità alle specifiche esigenze nutritive e colturali nonché, in base alle attuali direttive comunitarie, alla qualità delle produzioni.