L’agricoltura italiana si conferma all’avanguardia per il rispetto della salute dei consumatori. Su 6.330 campioni analizzati dal ministero della Salute nel corso del 2006 il 98,5% è regolare; il 65,8% è assolutamente privo di residui. E’ questa la risposta di Confagricoltura ai dati diffusi oggi da Legambiente. “Dati che confermano ancora una volta - dice Confagricoltura - che i residui di prodotti fitosanitari presenti nella frutta e verdura italiana sono i più bassi tra quelli rilevati nei Paesi europei". “Non serve, dunque - dice Confagricoltura - generare nel consumatore dubbi sulla qualità dell’ortofrutta italiana, con una lettura parziale dei dati che mette in evidenza solo gli aspetti negativi. Creare allarmismi ingiustificati attraverso gli organi d’informazione ha come unico risultato la diminuzione dei consumi di questi alimenti così importanti per la salute dell’uomo". Confagricoltura è impegnata a proseguire lo sforzo verso un’agricoltura sostenibile, non solo attraverso la diffusione del biologico e l’applicazione delle misure agroambientali, ma anche attraverso la formulazione di standard produttivi concernenti la produzione integrata, che prevedono un minor utilizzo di fitofarmaci.