Lo studio prende in considerazione le alternative disponibili per quanto riguarda le risorse e la tecnologia al fine di semplificare una transizione verso l'energia sostenibile, valutando inoltre le scelte politiche e le priorità di ricerca. Il gruppo di esperti ha poi formulato nove raccomandazioni da attuare simultaneamente perché abbiano l'effetto complessivo desiderato, in particolare sforzi congiunti intesi a migliorare l'efficienza energetica e a ridurre l'intensità di carbonio –ad esempio l'introduzione a livello mondiale di indicatori delle quote per le emissioni di carbonio e tecnologie di cattura e sequestro del carbonio dai combustibili fossili- e accelerazione dello sviluppo e dell'utilizzo delle tecnologie per l'energia rinnovabile.
La relazione si è inoltre espressa a favore dei biocarburanti in quanto costituiscono una grande promessa per affrontare simultaneamente il cambiamento climatico e le preoccupazioni circa la sicurezza energetica. Al fine di ricavare il meglio dai biocarburanti, ci si dovrebbe concentrare sulla produzione di carburanti da materie prime lignocellulosiche (tra cui residui e scarti agricoli). Da queste ultime è possibile generare quantità di combustibile da cinque a dieci volte maggiori rispetto ai processi che impiegano materie prime quali lo zucchero di canna o il grano. Dovrebbe anche questa essere considerata una priorità di ricerca, assieme ad altri metodi per la produzione microbica diretta di butanolo o di altri tipi di biocarburanti che possono essere migliori dell'etanolo.
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Fonte: Cordis - Unione Europea - Servizio Comunitario di Informazione in materia di Ricerca e Sviluppo