Il fatto che le città sono responsabili dell’80% delle emissioni di gas serra, pur occupando appena l’1% del pianeta, dimostra la necessità di salvaguardare le campagne dove si produce l’ossigeno essenziale per contrastare i cambiamenti climatici. E’ quanto afferma Coldiretti, in riferimento all’incontro di New York dei sindaci da tutto il mondo, nel sottolineare l’importanza, per raggiungere gli obiettivi di Kyoto, dei territori rurali che presentano una minore densità della popolazione, un più basso inquinamento da trasporti e soprattutto un maggiore sviluppo di agricoltura e foreste determinanti per catturare la C02 nell’atmosfera. L'agricoltura - continua la Coldiretti - può contribuire a contrastare i cambiamenti climatici con tecniche di coltivazione rispettose dell'ambiente che aumentino il contenuto di sostanza organica nei terreni e arrivire a "sequestrare" fino al 10% delle emissioni di gas serra. Un obiettivo che deve essere accompagnato dallo sviluppo di energie pulite dalla campagna. In Italia, potenziando le coltivazioni per la produzione di biocarburanti (biodiesel e bioetanolo), utilizzando residui agricoli, forestali e dell'allevamento con una corretta gestione delle foreste e installando pannelli solari nelle aziende agricole è possibile coprire fino al 13% del fabbisogno energetico nazionale, risparmiare oltre 12 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti e ridurre le emissioni di anidride carbonica di origine fossile di 30 milioni di tonnellate. Un contributo determinante - conclude la Coldiretti - alla svolta nella politica energetica decisa dall'Ue che ha impegnato l’Italia a ridurre del 6,3% le emissioni di gas serra rispetto al piano nazionale proposto.
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