I biocarburanti sono una materia e un tema sempre caldo come il processo termochimico che li riguarda. Una nuova ricerca condotta dagli scienziati dell'Ars potrebbe condurre a breve all'implementazione di tecniche migliori per la produzione di biopetrolio. All'ERRC gli scienziati sperimentano differenti metodi per la produzione di carburanti da biomasse provenienti da materiali come stoppia, paglia o altre colture energetiche. Il metodo di conversione conosciuto come processo termochimico implica il riscaldamento di biomasse in un reattore per produrre liquidi (biopetrolio) e gas sintetici (carburanti gassosi come idrogeno e metano). All'Eastern Regional Research Center (ERRC) dell'Ars è stato sviluppato un reattore in grado di convertire panicum virgatum (volgarmente chiamato panico verga) e altri raccolti energetici in biopetrolio attraverso un processo denominato pirolisi. Tale metodo utilizza calore estremo per distruggere materiali organici in un ambiente privo di ossigeno. Il petrolio risultante conserva una maggiore capacità energetica della biomassa originale; inoltre il trasporto del petrolio dal campo alla raffineria è molto più economico.