La rivalutazione di dollaro Usa e dollaro canadese di questa settimana contribuisce solo parzialmente a rafforzare i prezzi sui mercati internazionali del grano duro, che peraltro restano ancora complessivamente calanti a medio termine e con tendenze a breve termine contrastanti nei valori in euro.
I listini canadesi registrano una nuova battuta di arresto per i prezzi sul mercato all'origine, dove si evidenziano nuovamente ribassi dei prezzi per il Cwad di prima qualità sia sul mercato spot che per le consegne a settembre 2025. E anche il prezzo all'ingrosso all'esportazione sulla piazza di Rosetown cede di quasi 6 dollari canadesi alla tonnellata.
Ma è la ripresa dei prezzi di trasporto interni canadesi ad essere l'unica causa della debole ripresa del prezzo Fob del Cwad in partenza dai grandi laghi canadesi e proveniente dal Saskatchewan, che cresce di quasi 5 euro alla tonnellata, pur a fronte del calo di 22 euro della settimana precedente. Le quotazioni sul St Lawrence Market di Toronto segnalano un calo di 3 euro dopo due settimane consecutive di aumenti e il prosieguo della stabilità per i contratti definiti in dollari Usa.
Persiste ancora una certa volatilità sui mercati canadesi, causata dal protrarsi della mancanza di dati definitivi sugli effetti della siccità sul grano duro in coltivazione, anche se gli ultimi elementi noti su condizioni del suolo e delle coltivazioni sembrano confermare una indicazione di calo dell'ormai imminente raccolto, già ampiamente scontata da un mercato nel quale continuano ad arrivare informazioni nel segno dell'abbondanza della mietitura 2025 in tutto il mondo, che smorzano qualsiasi tendenza di chiaro segno rialzista.
Non a caso se la Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan conferma che le condizioni dei raccolti Usa di grano duro in Nord Dakota e Montana peggiorano, le rilevazioni di prezzo Fob del Northern Durum restano invariate in dollari Usa e crescono in euro solo per via dello sprint sui mercati valutari del biglietto verde.
Tali condizioni di mercato a livello internazionale, unitamente alle previsioni di aumento produttivo in Italia e Nord Africa, determinano altri cali dei prezzi del grano duro fino in Italia, seppur in ordine sparso.
Perdono le borse merci di Bari, Napoli, Altamura e Bologna, restano invece stabili Foggia, Roma e Milano, mentre a Bari ed Altamura continua ad essere fuori quotazione il Canadese di prima qualità. I prezzi all'origine rilevati da Ismea presentano al 30 luglio 6 piazze in calo e 7 stabili su 13 rilevate, con Bologna e Ferrara alla seconda settimana consecutiva di segno negativo.
Noli in deciso calo
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 30 luglio 2025, è sceso per la quarta sessione consecutiva, crollando del 5,4% e ha toccato il minimo dal 16 luglio scorso a 1.995 punti. Su base settimanale l'indice ha ceduto per ben 125 punti rispetto ai 2.120 registrati lo scorso 23 luglio (-5,90%), quando invece risultava in crescita di 214 punti sui 1.906 raggiunti il 16 luglio 2025.
Dal 18 giugno, quando il Baltic Dry Index era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 121 punti (+6,46%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio scorso, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri mantiene un vantaggio di ben 692 punti (+53,11%).
Tali forti variazioni nel giro di poche settimane indicano una forte volatilità del mercato, influenzato dalla notevole incertezza generata da fattori geopolitici e dall'andamento ondeggiante delle trattative tra Usa e resto del mondo sui dazi e dall'esito comunque non positivo del negoziato con la Ue, che è atteso incidere negativamente sulle relazioni commerciali transatlantiche. L'indice al 30 luglio su base annuale guadagna il 16,80%, mentre la settimana scorsa guadagnava il 13,73%.
L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ieri è invece sceso di circa il 3%, toccando il minimo dal 9 luglio scorso a 1.689 punti. Su base settimanale il Panamax ha messo a segno un calo di 216 punti sui 1.905 del 23 luglio scorso (-11,34%).
Chicago, Future Durum Wheat Index -0,82%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 29 luglio scorso appare ulteriormente calato a quota 634,06 punti, poco più di 6,34 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 5,25 sui 639,31 punti raggiunti lo scorso 22 luglio (-0,82%), quando si era verificato un primo calo di 11,16 punti sui 650,47 raggiunti il 15 luglio (-1,71%), data in cui si era interrotto un ciclo di rialzi durato due settimane, che era stato preceduto da ben tre settimane di ribassi, registratisi dal 10 giugno al 1° luglio 2025. L'indice, tra i 658,43 punti del 10 giugno 2025, ultima rilevazione prima dei tre cali consecutivi e i 634,06 di martedì scorso, è ora in perdita di 24,37 punti (-3,70%). Al momento, la situazione appare improntata ancora ad una forte volatilità.
Il valore raggiunto martedì scorso è più basso di 29,80 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi (-4,49%). Mentre la ripresa delineatasi fino al 20 maggio - con l'indice attestato a 663,75 punti - si palesa ormai come evento superato.
Rispetto ai 678,00 punti raggiunti il 28 febbraio 2025, l'indice accusa un calo di 43,94 (-6,48%). In ogni caso, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 9,58 punti (+1,53%).
Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice il 22 luglio 2025 assesta il recupero a 26,49 punti (+4,36%). Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre, la quotazione del 29 luglio scorso, valorizzata al cambio di ieri, 30 luglio 2025, è pari a 202,94 euro alla tonnellata, in aumento di 3,16 euro alla tonnellata sulla quotazione del 22 luglio scorso, valorizzata al cambio del 23 luglio 2025 e pari a 199,78 euro alla tonnellata. La variazione positiva del valore in euro è dovuta essenzialmente alla rivalutazione del dollaro Usa, passato dagli 0,85 euro per un dollaro del 23 luglio agli 0,87 euro per un dollaro raggiunti ieri, che ha ampiamente sterilizzato il ribasso dell'indice in dollari Usa.
Prezzi Fob canadesi contrastati tra 273 e 268 euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 23 luglio 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 273 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 16 luglio scorso stabilità per i contratti in dollari Usa ed un calo di 3 euro per quelli conclusi nella moneta unionale europea. Su questa piazza lo scorso 16 luglio si era ancora registrata stabilità per i contratti in dollari Usa e un aumento di 2 euro per quelli in eurovaluta rispetto al 9 luglio 2025.
In particolare, dal 9 aprile al 23 luglio, mentre i contratti in dollari si sono tenuti intorno ai 320 dollari alla tonnellata, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente fino calare al 23 luglio - pur calcolando gli ultimi due rialzi - di ben 17 euro di controvalore a 273 euro alla tonnellata (-5,86%).
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 23 luglio 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 23 luglio 2025 perdono 120 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 28 luglio 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 424,89 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve recupero di 3,61 dollari canadesi sui 421,28 registrati il 21 luglio scorso, quando si era verificato un deciso calo di 32,54 dollari canadesi sui 453,82 registrati lo scorso 14 luglio, giorno in cui invece si era riscontrato un incremento di ben 24,30 dollari sui 429,52 registrati lo scorso 7 luglio 2025.
Il prezzo Fob del Cwad di prima qualità in partenza dalla regione dei grandi laghi canadesi aveva perso - tra i 452,04 dollari canadesi del 12 maggio e la quotazione del 16 giugno (426,53 dollari canadesi alla tonnellata) - ben 25,51 dollari canadesi alla tonnellata (-5,64%). Ora sul 12 maggio le quotazioni al 28 luglio sono in diminuzione di 27,15 dollari canadesi alla tonnellata.
La valutazione del 28 luglio 2025 risulta inoltre inferiore di 24,56 dollari canadesi rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 28 luglio scorso al cambio del 30 luglio 2025 è pari a 268,11 euro alla tonnellata, in ripresa di 4,99 euro alla tonnellata rispetto ai 263,12 euro del prezzo Fob del 21 luglio scorso, valorizzato in euro al cambio del 23 luglio 2025. Tale ripresa delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende dal pur lieve aumento in dollari canadesi del prezzo Fob, a cui si è accompagnata una rivalutazione del dollaro canadese, passato dagli 0,62 euro per un dollaro del 23 luglio scorso agli 0,63 euro per un dollaro di ieri.
Rispetto alla valutazione del 7 aprile, che al cambio del 9 aprile 2025 restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata, si registra sulla valutazione del 28 luglio al cambio del 30 luglio 2025 un calo complessivo di 31,32 euro alla tonnellata (-10,46%).
Prezzo Fob Usa risale sopra i 269 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 25 luglio 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna agosto e settembre 2025 è in una forchetta tra 309 e 310 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali, corrisponde un prezzo medio di 309,50 dollari Usa alla tonnellata, stabile sul 9 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 6,5 dollari sulla precedente quotazione di 316 dollari alla tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025.
Il 23 maggio si era verificato un altro calo di 7 dollari sulla quotazione di 323 dollari alla tonnellata del 15 maggio 2025, che era rimasta costante a partire dal 31 gennaio 2025, quando si era manifestato l'ultimo calo di 4 dollari sulle quotazioni del 24 gennaio 2025. Da questa ultima data, quando quotava 327 dollari Usa alla tonnellata, il prezzo Fob del Northern Durum al 25 luglio scorso ha perso 17,50 dollari di valore.
Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 25 luglio scorso, valorizzato al cambio del 30 luglio 2025 è pari a 269,62 euro alla tonnellata, in aumento di 6,27 euro sui 263,35 euro alla tonnellata dati dalla quotazione del 18 luglio valorizzata al cambio del 23 luglio 2025. Tale rialzo, a parità di quotazione in dollari Usa del prezzo Fob del Northern Durum, è essenzialmente legato alla rivalutazione della moneta Usa contro euro, passata dagli 0,85 euro per un dollaro della scorsa settimana agli 0,87 euro per un dollaro di ieri.
Canada, il prezzo all'ingrosso perde quasi altri 6 dollari
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 28 luglio 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 327,02 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di ulteriori 5,88 dollari canadesi rispetto ai 332,90 dollari registrati lo scorso 21 luglio, quando si era verificato un altro calo di 3,68 dollari canadesi sui 336,58 raggiunti il 14 luglio scorso, data in cui si era verificato un altro calo di ben 12,49 dollari sui 349,07 del 7 luglio 2025. Ma attenzione, il 23 giugno il prezzo sulla piazza di Rosetown era stato di 339,88 dollari canadesi alla tonnellata, da allora il prezzo è continuato ad andare su e giù in un clima di attesa per le condizioni del nuovo raccolto.
Il protrarsi di queste variazioni di prezzo improntate a volatilità è dato dall'incertezza che continua a permanere sui danni da siccità, dato che, anche se la scorsa settimana è piovuto nuovamente in Saskatchewan, in molti casi il livello di qualità della coltura, come meglio si vedrà oltre, non è ancora rassicurante, considerato che la qualità media resta nettamente inferiore a quella dello scorso anno. In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato 32,70 dollari canadesi alla tonnellata fino al 28 luglio 2025 (+11,11%).
Il 28 luglio scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 97,87 dollari canadesi alla tonnellata, in recupero di 9,49 dollari canadesi sugli 88,38 dollari registrati lo scorso 21 luglio, quando pure si era invece verificata una caduta di ben 28,87 dollari sui 117,25 del 14 luglio 2025.
Pertanto, la ripresa del prezzo Fob del Cwad del 28 luglio scorso di 3,61 dollari canadesi alla tonnellata è spiegata dalla diminuzione del prezzo all'ingrosso all'esportazione di 5,88 dollari ampiamente neutralizzata dall'aumento di 9,49 dollari canadesi dei costi di trasporto interni canadesi dagli elevatori ai porti a mezzo treni merci.
Canada, prezzi all'origine di nuovo in calo
Il 28 luglio 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 327,02 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 5,14 sui 332,16 dollari canadesi registrati lo scorso 21 luglio, quando si era verificato un aumento di 0,27 dollari sui 331,89 dello scorso 14 luglio.
Tra il 5 ed il 26 maggio i prezzi spot erano cresciuti di 13,56 dollari canadesi alla tonnellata, raggiungendo in tale ultima data i 341,81 dollari canadesi alla tonnellata. Con questo ultimo calo, il valore raggiunto il 28 luglio continua a restare lontano da quello del 26 maggio scorso.
Con il valore del 28 luglio scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 37,94 dollari (+13,12%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 59,98 dollari (-15,50%).
Il 28 luglio 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a settembre 2025 in 318,39 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 1,65 sui 320,04 dollari canadesi alla tonnellata registrati lo scorso 21 luglio, quando invece si era rilevato un aumento di 2,75 sui 317,29 dollari canadesi registrati il 14 luglio scorso quando invece si era registrata una diminuzione di 6,07 dollari sui 323,35 del 7 luglio 2025.
I prezzi offerti all'origine per le consegne differite a settembre - che nelle scorse settimane avevano iniziato a risentire dei temuti danni da siccità presentando un incremento medio di 10,20 dollari alla tonnellata - tornano in calo.
Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, e il 28 luglio scorso, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è comunque calato di 8,76 dollari canadesi. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 28 luglio 2025, di ripresa dei prezzi pari a 28,76 dollari (+9,93%).
Canada, raccolto 2025 in calo del 5%
Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 28 luglio scorso "Per il nuovo raccolto, il Ministero dell'Agricoltura del Canada, pur tenendo conto della maggiore superficie seminata indicata da Stats Canada, che ha comportato un aumento di 140mila tonnellate nella stima della produzione, raggiungendo 5,6 milioni di tonnellate, questa sarà comunque in calo del 5% rispetto all'anno scorso. L'uso è stato ridotto di 10mila tonnellate, poiché le scorte finali sono aumentate di 50mila tonnellate, raggiungendo le 500mila tonnellate, con un aumento del 66% rispetto all'anno precedente, raggiungendo il massimo degli ultimi tre anni".
Canada, piogge arrivate troppo tardi
Gli analisti della Commissione sottolineano: "Le condizioni di umidità del suolo sono migliorate nelle regioni di coltivazione del grano duro, ma riteniamo che la pioggia sia arrivata troppo tardi per avere un impatto significativo". Aumenti dei prezzi in vista? Niente affatto, gli analisti della Commissione infatti prevedono: "La produzione canadese di grano duro sarà inferiore a quella dello scorso anno, ma i raccolti più consistenti di altre origini renderanno le esportazioni più difficili quest'anno. Stiamo monitorando le condizioni del raccolto di grano duro. Abbiamo esaurito il vecchio raccolto e puntiamo a un 25% del nuovo raccolto da vendere a 9,75-10,00 dollari per bushel nel corso dell'anno".
Usa, grano duro in condizioni non eccellenti
La Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan riferisce inoltre: "Le condizioni del grano duro nel Nord Dakota sono buone per il 71% e eccellenti per il 2%. Solo il 2% del raccolto di grano duro del Montana è in buone condizioni e il 50% è in condizioni discrete". Del resto, sin dalla scorsa settimana l'Usda prevede una diminuzione del raccolto nell'ordine dell'1% rispetto alla mietitura 2024.
Export grano canadese verso i 5,65 milioni di tonnellate
Le esportazioni di grano duro per la cinquantesima settimana della campagna commerciale 2024-2025 - secondo la Commissione "sono state di 95mila tonnellate. Il totale stagionale è ora di 5,6 milioni di tonnellate (contro i 5,4 milioni di tonnellate stimati dal Ministero per l'Agricoltura del Canada)".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 30 luglio 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50%, a 297 euro alla tonnellata sui minimi e 302 euro sui massimi, stabile sul 23 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 16 luglio 2025.
Con i valori confermati ieri, i prezzi risultano inferiori di 8 euro all'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile con una forchetta di 305-310 aveva perso sulla piazza di Foggia ben 32 euro alla tonnellata a partire dal 12 marzo 2025.
Inoltre, le quotazioni del 30 luglio 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 40 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 53 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 30 luglio 2025 perdite per 155 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 30 luglio 2025 - ha quotato per la quarta volta il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 265 euro alla tonnellata sui minimi e 270 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 23 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 16 luglio scorso, giorno in cui invece si era rivelato stabile sulla seduta del 9 luglio 2025.
Tali valori risultano in perdita di 10 euro alla tonnellata sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi. Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale aveva lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro.
I prezzi del 30 luglio 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 47 euro alla tonnellata sui minimi e di 52 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 30 luglio 2025 perdite pari a 140 euro alla tonnellata sui minimi e a 145 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 29 luglio 2025 ha quotato per la seconda volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta di esordio del 22 luglio scorso, quando erano state fissate quotazioni di 330-340 euro alla tonnellata.
Le quotazioni del 29 luglio risultano maggiori di 2 euro sui minimi e di 10 euro sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, pari a 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La seconda quotazione di questa nuova mietitura risulta più bassa di 35 euro sui minimi e di 30 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 25 euro sui minimi e 20 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 29 luglio 2025 perdite pari a 140 euro sui minimi e 145 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 29 luglio 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 295 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulla precedente seduta del 22 luglio scorso, quando invece si era mantenuto stabile sulla ancor precedente seduta del 15 luglio 2025.
Le quotazioni del 29 luglio scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 10 euro e sui massimi di 9 euro. Al 3 giugno, complessivamente, il frumento duro fino su Bari aveva perso ben 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.
Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta della nuova produzione il 29 luglio 2025 - sono stati invece bruciati 50 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 54 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 29 luglio 2025 perdite pari a 150 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 29 luglio 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - era di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.
Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 29 luglio 2025 non è stato quotato. Ultima valutazione quella della seduta del 6 maggio scorso, quando si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 29 luglio 2025 ha quotato per la quarta volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 303 euro alla tonnellata sui minimi e 308 euro sui massimi, stabile dalla seduta del 22 luglio scorso. Si tratta di quotazioni inferiori di 9 euro sui minimi e di 11 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 29 luglio 2025 risultano in calo di 42 euro sui minimi e di 47 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 29 luglio 2025 perdite pari a 112 euro alla tonnellata sui minimi e 117 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 320 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 29 luglio scorso. Si tratta di quotazioni inferiori di 1 euro sui minimi e di 6 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 29 luglio 2025 risultano in calo di 42 euro sui minimi e di 47 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 29 luglio 2025 pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e a 115 euro sui massimi.
Il 29 luglio scorso sono stati quotati per la quinta volta a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 22 luglio 2025. Si tratta di valori pari sui minimi e di 4 euro inferiori sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 95 euro alla tonnellata sui minimi e 110 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 29 luglio 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 13 maggio scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 maggio 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 35 euro alla tonnellata fino al 17 giugno 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 25 luglio 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 euro sui massimi, in calo di altri 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 luglio, quando si era verificato un altro calo di 2 euro sulla ancor precedente seduta dell'11 luglio 2025.
Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 12 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024 esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi.
La quotazione del 25 luglio scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 54 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 57 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 25 luglio 2025 pari a 162 euro alla tonnellata.
Il 25 luglio 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 24 luglio 2025 quando ha quotato per la quarta volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 289 euro alla tonnellata sui minimi e 294 euro sui massimi, in calo di altri 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 17 luglio scorso, quando si era registrato un altro calo di 3 euro sul 10 luglio 2025.
Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 4 euro alla tonnellata.
I valori del 25 luglio 2025 risultano in calo di 46 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 25 luglio 2025 pari a 131 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 30 luglio 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 21 ed il 28 luglio 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 30 luglio 2025, danno 7 piazze stabili e 6 in calo su 13 rilevate, mentre la settimana scorsa si erano registrate 9 piazze stabili e 2 in calo su 13 rilevate.
In questa settimana, si osservano alcuni cali rilevanti. Ferrara il 21 luglio, con un prezzo medio da produttore di 290,50 euro alla tonnellata, vede il frumento duro fino nazionale perdere 3 euro sulla rilevazione del 14 luglio scorso (-1%), una diminuzione che si fa notare perché la piazza estense è al secondo calo settimanale consecutivo.
Di rilievo anche i cali sulle piazze siciliane di Palermo e Catania, che il 24 luglio con 257,50 euro di prezzo medio perdono ben 5 euro sulla precedente rilevazione del 17 luglio scorso (-1,9%), così confermando ed aggravando la posizione di piazze dai prezzi all'origine più bassi d'Italia.
Da notare come siano in calo anche importanti piazze quali Foggia, Bari e Bologna, accomunate dalla vicinanza ai porti di sbarco di granaglie provenienti da Paesi terzi. E anche Bologna si segnala per essere al suo secondo calo consecutivo, pur riuscendo a tenere il 24 luglio ancora un prezzo medio da 303,5 euro alla tonnellata, in calo di 3 euro sulla precedente rilevazione del 17 luglio (-1,0%).
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 30 luglio 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, stabile sulla precedente rilevazione del 23 luglio scorso.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 24 luglio 2025.
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