La svalutazione di dollaro Usa e dollaro canadese di questa settimana contribuisce a indebolire i prezzi sui mercati internazionali del grano duro, che peraltro restano ancora calanti e con tendenze contrastanti nei valori in euro. I listini canadesi registrano la ripresa dei prezzi sul mercato all'origine, dove si evidenziano nuovamente rialzi dei prezzi per il Cwad di prima qualità consegna settembre 2025. Il prezzo all'ingrosso all'esportazione cede invece circa 3,5 dollari canadesi.


Ma è il crollo dei prezzi di trasporto interni canadesi ad essere la maggior causa del notevole calo del prezzo Fob del Cwad in partenza dai grandi laghi canadesi e proveniente dal Saskatchewan, che comporta una diminuzione di quasi 22 euro alla tonnellata, pur a fronte del rialzo di 17 euro della settimana precedente. In controtendenza le quotazioni sul St Lawrence Market di Toronto che segnalano un secondo aumento consecutivo di 2 euro.

 

Persiste una certa volatilità sui mercati canadesi causata dal protrarsi della mancanza di dati definitivi sugli effetti della siccità sul grano duro in coltivazione, anche se gli ultimi dati sembrano confermare la situazione di due settimane fa, già ampiamente scontata da un mercato nel quale continuano ad arrivare informazioni nel segno dell'abbondanza della mietitura 2025 in tutto il mondo.

 

Infatti, la Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan conferma che non ci sono variazioni sull'ultima rilevazione dell'Usda che ha previsto un raccolto in lieve flessione negli stati Usa coinvolti nella coltivazione del grano duro, nonostante la siccità, mentre il prezzo del Northern Durum, che riflette le stime del Dipartimento per l'Agricoltura e i timori del mercato per la politica dei dazi del presidente Donald Trump, si conferma sulle quotazioni al ribasso della scorsa settimana.

 

In questo quadro di abbondanza di merce, sembra non poter entrare sul mercato la Turchia, pure attesa a mettere insieme una scorta di oltre 2,5 milioni di tonnellate, a causa dei prezzi di mercato troppo bassi.

 

Tali condizioni di mercato a livello internazionale, unitamente alle previsioni di aumento produttivo in Italia e Nord Africa, determinano altri cali dei prezzi in Italia, dove il grano duro fino nazionale torna in quotazione anche nella Borsa Merci Napoli su valori elevati. Perdono le borse merci di Foggia, Roma Altamura e Bologna. A Milano si registra un lieve calo per il prodotto d'importazione comunitario, mentre a Bari ed Altamura continua ad essere fuori quotazione il Canadese di prima qualità. I prezzi all'origine rilevati da Ismea presentano al 23 luglio 11 piazze stabili e 2 in calo su 13 rilevate.

 

Noli, Panamax torna in calo

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 23 luglio 2025, è salito del 4,2% fino a 2.120 punti, il livello più alto da luglio 2024. Su base settimanale l'indice ha messo a segno una crescita di 214 punti sui 1.906 raggiunti in fase di aumento il 16 luglio scorso (+11,23%), quando risultava aumentato di 483 punti sul 9 luglio 2025.

 

Dal 18 giugno, quando il Baltic Dry Index era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 246 punti (+13,13%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio scorso, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri mantiene un vantaggio di ben 817 punti (+62,70%).

 

Tali forti variazioni nel giro di poche settimane indicano una forte volatilità del mercato, influenzato dalla notevole incertezza generata da fattori geopolitici e dall'andamento ondeggiante delle trattative tra Usa e resto del mondo sui dazi. L'indice al 23 luglio su base annuale guadagna il 13,73%, mentre la settimana scorsa guadagnava solo lo 0,85%.


L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry, e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano ieri è invece sceso dello 0,2% a 1.905 punti. Su base settimanale il Panamax ha messo a segno un calo di 62 punti sui 1.967 del 16 luglio scorso (-3,15%).

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -1,71%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 22 luglio scorso appare bruscamente calato a quota 639,31 punti, poco più di 6,39 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 11,16 sui 650,47 punti raggiunti lo scorso 15 luglio (-1,71%), interrompendo così una serie positiva durata due settimane, che era stata però preceduta da ben tre settimane di ribassi, registratisi dal 10 giugno al 1° luglio 2025. L'indice, tra i 658,43 punti del 10 giugno 2025 ultima rilevazione prima dei tre cali consecutivi e i 639,31 di martedì scorso, è ora in perdita di 19,12 punti (-2,90%).

 

Su base settimanale, a partire dalla settimana successiva al 20 maggio, si era inizialmente osservata una notevole volatilità, pertanto da quella data non era stato immediatamente possibile tracciare una chiara linea di tendenza. Al momento, la situazione appare improntata ancora ad una forte volatilità. Il valore raggiunto martedì scorso è più basso di 24,55 rispetto ai 663,86 punti del 25 marzo, ultima di quattro settimane di ribassi (-3,70%). Mentre la ripresa delineatasi fino al 20 maggio - con l'indice attestato a 663,75 punti - si palesa ormai come evento superato.

 

Rispetto ai 678,00 punti raggiunti il 28 febbraio 2025, l'indice accusa un calo di 38,69 (-5,71%). In ogni caso, il Future Durum Wheat Index dal primo ottobre 2024, quando quotava 624,48 punti base (poco più di 6,24 dollari Usa per bushel), ha comunque recuperato 14,83 punti (+2,37%).

 

Rispetto al più recente punto minimo, i 607,57 punti toccati il 15 agosto 2024 - un arretramento inferiore ai valori registrati nel lontano novembre 2021 - l'indice il 22 luglio 2025 assesta il recupero a 31,74 punti (+5,22%). Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 22 luglio scorso, valorizzata al cambio di ieri, 23 luglio 2025, è pari a 199,78 euro alla tonnellata, in perdita di 5,92 euro alla tonnellata sulla quotazione del 15 luglio scorso, valorizzata al cambio del 16 luglio 2026 e pari a 205,70 euro alla tonnellata. Il valore in euro incorpora tanto il calo dell'indice in dollari Usa, quanto la nuova svalutazione del biglietto verde, passato dagli 0,86 euro per un dollaro della scorsa 16 luglio agli 0,85 euro per un dollaro raggiunti ieri.

 

Prezzi Fob canadesi contrastati tra 276 e 263 euro

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 16 luglio 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 320 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 276 euro alla tonnellata per i contratti in eurovaluta, registrandosi così sul 9 luglio scorso stabilità per i contratti in dollari Usa ed un aumento di 2 euro per quelli conclusi nella moneta unionale europea. Su questa piazza lo scorso 9 luglio si era ancora registrata stabilità per i contratti in dollari Usa e un primo aumento di 2 euro per quelli in eurovaluta rispetto al 2 luglio 2025.

 

In particolare, dal 9 aprile al 9 luglio, mentre i contratti in dollari si sono tenuti intorno ai 320 dollari alla tonnellata, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente fino calare al 16 luglio - pur calcolando gli ultimi due rialzi - di ben 14 euro di controvalore a 276 euro alla tonnellata (-4,83%).

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 16 luglio 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 105 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 16 luglio 2025 perdono 117 euro alla tonnellata.

 

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 21 luglio 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti nella regione dei grandi laghi canadesi, fissato in 421,28 dollari canadesi alla tonnellata, in deciso calo di 32,54 dollari canadesi sui 453,82 registrati lo scorso 14 luglio, quando invece si era riscontrato un incremento di ben 24,30 dollari sui 429,52 registrati lo scorso 7 luglio 2025.

 

Il prezzo Fob del Cwad di prima qualità in partenza dalla regione dei grandi laghi canadesi aveva perso - tra i 452,04 dollari canadesi del 12 maggio e la quotazione del 16 giugno (426,53 dollari canadesi alla tonnellata) - ben 25,51 dollari canadesi alla tonnellata (-5,64%). Ora sul 12 maggio le quotazioni al 21 luglio sono in diminuzione di 30,76 dollari canadesi alla tonnellata.

 

La valutazione del 21 luglio 2025 risulta inoltre inferiore di 28,17 dollari canadesi rispetto al prezzo del 2 dicembre 2024 di 449,45 dollari canadesi alla tonnellata, ultima quotazione prima dell'avvento dei ghiacci.

 

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 21 luglio scorso al cambio del 23 luglio 2025 è pari a 263,12 euro alla tonnellata, in netto calo di 21,81 euro rispetto ai 284,93 euro del prezzo Fob del 14 luglio del Cwad valorizzato al cambio del 16 luglio 2025. Tale ingente calo di valore in euro riflette sia il notevole ribasso del prezzo Fob in moneta canadese, sia la svalutazione del dollaro canadese, ridisceso ieri a 0,62 euro per un dollaro dopo aver toccato gli 0,63 euro il 16 luglio 2025.

 

Rispetto alla valutazione del 7 aprile, che al cambio del 9 aprile 2025 restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata, si registra sulla valutazione del 21 luglio al cambio del 23 luglio 2025 un calo complessivo di 36,31 euro alla tonnellata (-12,13%).

 

Prezzo Fob Usa cala sotto i 264 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 18 luglio 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna agosto 2025 è in una forchetta tra 309 e 310 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali, corrisponde un prezzo medio di 309,50 dollari Usa alla tonnellata, stabile sul 9 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 6,5 dollari sulla precedente quotazione di 316 dollari alla tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025.

 

Il 23 maggio si era verificato un altro calo di 7 dollari sulla quotazione di 323 dollari alla tonnellata del 15 maggio 2025, che era rimasta costante a partire dal 31 gennaio 2025, quando si era manifestato l'ultimo calo di 4 dollari sulle quotazioni del 24 gennaio 2025. Da questa ultima data, quando quotava 327 dollari Usa alla tonnellata, il prezzo Fob del Northern Durum al 18 luglio scorso ha perso 17,50 dollari di valore.

 

Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 18 luglio, valorizzato al cambio del 23 luglio 2025, è pari a 263,35 euro alla tonnellata, in calo di 3,21 euro sui 266,56 euro alla tonnellata dati dalla quotazione del 9 luglio scorso valorizzata al cambio del 16 luglio 2025. Tale ribasso, a parità di quotazioni in dollari Usa del prezzo Fob del Northern Durum, è essenzialmente legato alla svalutazione della moneta Usa contro euro, passata dagli 0,86 euro per un dollaro della scorsa settimana agli 0,85 euro per un dollaro raggiunti ieri.

 

Canada, il prezzo all'ingrosso perde altri 3 dollari e mezzo

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 21 luglio 2025 ha rilevato il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 332,90 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,68 dollari canadesi sui 336,58 raggiunti il 14 luglio scorso, quando si era verificato un altro calo di ben 12, 49 dollari sui 349,07 del 7 luglio 2025. Ma attenzione, il 23 giugno il prezzo sulla piazza di Rosetown era stato di 339,88 dollari canadesi alla tonnellata, da allora il prezzo è continuato ad andare su e giù in un clima di attesa per le condizioni del nuovo raccolto.

 

Il protrarsi di queste variazioni di prezzo improntate a volatilità è dato dall'incertezza che continua a permanere sui danni da siccità, dato che, anche se nelle ultime settimane è piovuto in Saskatchewan, in molti casi il livello di qualità della coltura, come meglio si vedrà oltre, non è ancora rassicurante, considerato che la qualità media resta nettamente inferiore a quella dello scorso anno. In ogni caso, il prezzo all'ingrosso del Cwad dal 1° ottobre 2024, quando stazionava a 294,32 dollari canadesi alla tonnellata, ha guadagnato 42,26 dollari canadesi alla tonnellata fino al 14 luglio 2025 (+14,36%).

 

Il 21 luglio scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 88,38 dollari canadesi alla tonnellata, in caduta sui 117,25 dollari canadesi del 14 luglio scorso di ben 28,87 dollari canadesi alla tonnellata, quando pure si era verificato un amento di ben 36,80 dollari sugli 80,45 del 7 luglio 2025.

 

Pertanto, il consistente calo del prezzo Fob del Cwad del 21 luglio scorso di 32,54 dollari canadesi alla tonnellata è spiegato dalla diminuzione del prezzo all'ingrosso all'esportazione di 3,68 dollari a cui si è aggiunta la diminuzione di 28,87 dollari canadesi alla tonnellata dei costi di trasporto interni canadesi dagli elevatori ai porti a mezzo di treni merci.

 

Canada, prezzi all'origine tornano in aumento

Il 21 luglio 2025 la Commissione ha rilevato il prezzo medio spot del Cwad di prima qualità offerto dagli agricoltori nel Saskatchewan in 332,16 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,27 dollari sui 331,89 dello scorso 14 luglio, quando invece si era registrata una diminuzione di 3,31 dollari canadesi sulla quotazione del 7 luglio scorso.

 

Tra il 5 ed il 26 maggio i prezzi spot erano cresciuti di 13,56 dollari canadesi alla tonnellata, raggiungendo in tale ultima data i 341,81 dollari canadesi alla tonnellata. Con questo ultimo aumento, il valore raggiunto il 21 luglio continua a restare lontano da quello del 26 maggio scorso.

 

Con il valore del 21 luglio scorso, sui 289,08 dollari canadesi registrati il 26 agosto 2024, si continua a registrare una tendenza di ripresa dei prezzi, pari a 43,08 dollari (+14,90%). È da tenere presente che il 3 settembre 2024, per la prima volta dal maggio 2024, si era interrotta la caduta del prezzo medio spot nel Saskatchewan. E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si è ridotto così di 54,84 dollari (-14,17%).

 

Il 21 luglio 2025 la Commissione ha rilevato anche il prezzo medio offerto dagli agricoltori del Saskatchewan per le consegne differite a settembre 2025 in 320,04 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 2,75 sui 317,29 dollari canadesi registrati il 14 luglio scorso, quando invece si era registrata una diminuzione di 6,07 dollari sui 323,35 del 7 luglio 2025.

 

I prezzi offerti all'origine per le consegne differite a settembre - che nelle scorse settimane avevano iniziato a risentire dei temuti danni da siccità presentando un incremento medio di 10,20 dollari alla tonnellata - tornano in tensione, dopo il rimbalzo tecnico della scorsa settimana.

 

Tra il 18 febbraio 2025, quando il valore era attestato a 327,15 dollari, e il 21 luglio scorso, il prezzo medio per le consegne differite offerto dagli agricoltori è comunque calato di 7,11 dollari canadesi. Rispetto al prezzo medio offerto del Cwad di prima qualità di 289,63 dollari canadesi alla tonnellata, registratosi il 26 agosto 2024 all'indomani dei crolli dei valori di quel mese, si continua a registrare una tendenza, fino al 21 luglio 2025, di ripresa dei prezzi pari a 30,41 dollari (+10,50%).

 

Canada, qualità e rese del prossimo raccolto in calo

Secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 21 luglio scorso "Le condizioni del raccolto canadese sono in calo rispetto allo scorso anno: in Saskatchewan solo il 45% del grano duro è in condizioni tra buono ed eccellente, con il 37% in condizioni discrete e il 19% in condizioni scarse e molto scarse. Il grano duro dell'Alberta è al 59% tra buono ed eccellente". In entrambi i casi le percentuali sono le stesse di due settimane fa. "E - commentano gli analisti - i report sulle condizioni del raccolto di grano duro sono considerevolmente inferiori rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso". Non a caso le stime attuali sulla resa precoce del grano duro "si aggirano intorno ai 31,5 bushel ad acro, ovvero 2,3 bushel ad acro in meno rispetto alle rese dell'anno scorso".

 

Gli analisti della Commissione, vista la situazione, sul prossimo imminente raccolto raccomandano: "Stiamo monitorando le condizioni del raccolto di grano duro. Abbiamo esaurito il vecchio raccolto e puntiamo a un 25% del nuovo raccolto da vendere a 9,75-10,00 dollari per bushel nel corso dell'anno". Una condizione che potrebbe consentire nuovi rialzi nei mercati all'origine a consegna differita con ripercussioni sui valori all'ingrosso, che però fino ad ora non si sono verificati.

 

Usa, raccolto in calo di meno dell'1%

La Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan riferisce inoltre: "Non ci sono cambiamenti nella stima della produzione di grano duro degli Stati Uniti per il 2025, che si attesta a 2,17 milioni di tonnellate (in calo di circa l'1% rispetto alla produzione dell'anno scorso su superfici simili; 2,1 milioni di acri)". Inoltre sottolinea: "A livello internazionale, la Tunisia registra il più grande raccolto di grano degli ultimi cinque anni, con 1,8 milioni di tonnellate raccolte finora. (Il raccolto è già al 90%)".

 

Export grano canadese verso i 5,65 milioni di tonnellate

Le esportazioni di grano duro per la quarantanovesima settimana della campagna commerciale 2024-2025 - secondo la Commissione "sono state relativamente modeste, attestandosi a 88mila tonnellate, per un totale di 5,5 milioni di tonnellate dall'inizio dell'anno, rispetto ai 3,3 milioni di tonnellate dall'inizio dell'anno precedente". E gli analisti aggiungono: "A tre settimane dalla fine di quest'anno, le esportazioni hanno già superato di 400mila tonnellate le previsioni del Ministero dell'Agricoltura del Canada relative a un totale annuo di 5,1 milioni di tonnellate. Prevediamo che quest'anno le esportazioni raggiungeranno circa 5,65 milioni di tonnellate. Questo ci lascerà con solo scarse scorte finali".

 

Turchia verso l'eccedenza

In Turchia i prezzi del grano duro oscillano tra i 276 ed i 293 euro alla tonnellata nelle borse merci di Konya e Gaziantep, come rilevato dall'esperto turco Saban Buttanri, mentre il raccolto è ormai avviato al completamento in molti degli areali vocati, raggiungendo dal 70 all'80%. I produttori di pasta e i molini a grano duro turchi al momento starebbero comprando poco frumento, per via degli elevati tassi d'interesse che scoraggiano la formazione di scorte ingenti. E preferiscono assorbire il grano proveniente dal Tmo, l'Ente Nazionale per l'Alimentazione e l'Agricoltura della Turchia.

 

Nei prossimi mesi è attesa formarsi in Turchia una rilevante scorta di grano duro, intorno ai 2,5 milioni di tonnellate nelle mani del Tmo. Dati gli attuali prezzi di mercato in Italia, la Turchia non ha ancora convenienza a vendere sul mercato internazionale il proprio frumento, cosa che potrebbe accadere se risalissero un po', considerato che dispone ancora di circa un milione di tonnellate della mietitura 2024.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 23 luglio 2025 - ha quotato per la sesta volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50%, a 297 euro alla tonnellata sui minimi e 302 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 16 luglio scorso, quando invece si era rivelato stabile sulla ancor precedente seduta del 9 luglio 2025.

 

Con i valori raggiunti ieri, i prezzi risultano inferiori di 8 euro all'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile con una forchetta di 305-310 aveva perso sulla piazza di Foggia ben 32 euro alla tonnellata a partire dal 12 marzo 2025.

 

Inoltre, le quotazioni del 23 luglio 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 40 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 53 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 23 luglio 2025 perdite per 155 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 23 luglio 2025 - ha quotato per la quarta volta il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 265 euro alla tonnellata sui minimi e 270 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 16 luglio scorso, quando invece si era rilevato stabile sulla ancor precedente seduta del 9 luglio 2025.

 

Tali valori risultano in perdita di 10 euro alla tonnellata sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi.
Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale aveva lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro.

 

I prezzi del 23 luglio 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 47 euro alla tonnellata sui minimi e di 52 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 23 luglio 2025 perdite pari a 140 euro alla tonnellata sui minimi e a 145 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 22 luglio 2025 ha quotato per la prima volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 330 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi.

 

Tali valori risultano maggiori di 7 euro sui minimi e di 15 euro sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, pari a 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La prima quotazione di questa mietitura risulta più bassa di 30 euro sui minimi e di 25 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.

 

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 20 euro sui minimi e 15 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 22 luglio 2025 perdite pari a 135 euro sui minimi e 140 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 22 luglio 2025 e ha rilevato per la quinta volta le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 300 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 15 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 3 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta dell'8 luglio 2025.

 

Sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, si resta in perdita: sui minimi di 5 euro e sui massimi di 4 euro. Al 3 giugno, complessivamente, il frumento duro fino su Bari aveva perso ben 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.

Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla quinta seduta della nuova produzione il 22 luglio 2025 - sono stati invece bruciati 45 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 49 euro alla tonnellata.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 22 luglio 2025 perdite pari a 145 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 22 luglio 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - era di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 22 luglio 2025 non è stato quotato. Ultima valutazione quella della seduta del 6 maggio scorso, quando si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 22 luglio 2025 ha quotato per la terza volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 303 euro alla tonnellata sui minimi e 308 euro sui massimi, stabile dalla seduta dell'8 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 2 euro alla tonnellata sulla prima quotazione di mietitura del 1° luglio 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 9 euro sui minimi e di 11 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 22 luglio 2025 risultano in calo di 42 euro sui minimi e di 47 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 22 luglio 2025 perdite pari a 112 euro alla tonnellata sui minimi e 117 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 320 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 15 luglio, quando si era verificato un calo di 3 euro sulla precedente seduta dell'8 luglio scorso, quando si era registrato un altro calo di 2 euro sulla quotazione di esordio esitata nella seduta ancor precedente. Si tratta di quotazioni inferiori di 1 euro sui minimi e di 6 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 22 luglio 2025 risultano in calo di 42 euro sui minimi e di 47 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 22 luglio 2025 pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e a 115 euro sui massimi.

Il 22 luglio scorso sono stati quotati per la quarta volta a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 15 luglio scorso, quando invece si erano rivelati stabili sin dalla seduta di esordio del 1° luglio 2025. Si tratta di valori pari sui minimi e di 4 euro inferiori sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 95 euro alla tonnellata sui minimi e 110 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 22 luglio 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 13 maggio scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 6 maggio 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 35 euro alla tonnellata fino al 17 giugno 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 18 luglio 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato per la quinta volta il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 295 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, in calo di altri 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'11 luglio, quando si era verificato un altro calo di 6 euro sulla ancor precedente seduta del 4 luglio 2025.

 

Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 10 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024 esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi.
La quotazione del 18 luglio scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 52 euro alla tonnellata.

 

E si registra un deprezzamento di 55 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al'11 luglio 2025 pari a 160 euro alla tonnellata.

 

Il 18 luglio 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 17 luglio 2025 quando ha quotato per la terza volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 292 euro alla tonnellata sui minimi e 297 euro sui massimi, in calo di altri 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 10 luglio scorso, quando si era registrato un altro calo di 3 euro sul 3 luglio 2025.

 

Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 1 euro alla tonnellata.

 

I valori del 17 luglio 2025 risultano in calo di 43 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 17 luglio 2025 pari a 128 euro alla tonnellata.

 

Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 23 luglio 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 14 ed il 21 luglio 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 23 luglio 2025, danno 11 piazze stabili e 2 in calo su 13 rilevate, mentre la settimana scorsa si erano registrate 7 piazze in calo, 2 stabili e 4 in aumento su 13 rilevate.

 

In questa settimana si conferma il nuovo assetto delle piazze quotate, con l'uscita di scena di Napoli e la conferma della presenza di Campobasso. In un contesto di prevalente stabilità su valori bassi, si osservano i cali di Bologna il 17 luglio e di Ferrara il 14 luglio: entrambe perdono l'1,0%, con la piazza felsinea che si attesta a 306,50 euro alla tonnellata di prezzo medio da produttore per il frumento duro fino, in calo di 3 euro sul 10 luglio scorso, mentre Ferrara tocca i 293,50, calando di 3 euro rispetto alla rilevazione del 7 luglio 2025.

 

E in tale quadro Bologna vanta anche il prezzo medio più elevato della settimana, seguita ad un'incollatura da Milano, che il 15 luglio conferma 305,50 euro alla tonnellata di prezzo medio da produttore per il frumento duro fino. I valori più bassi si registrano in Sicilia, dove Palermo e Catania il 17 luglio 2025 ribadiscono le quotazioni di 262,50 euro.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 23 luglio 2025 
 (Fonte: Ismea)

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 23 luglio 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata solo sui massimi sulla precedente rilevazione del 16 luglio scorso.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 17 luglio 2025.

 

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