Un'altra azienda eccellente del comprensorio imolese ha scelto di approfittare dell'opportunità offerta dal Premio IPR. Si tratta di Ambientalia: sede a Toscanella di Dozza, ha partecipato al bando per il sostegno a processi di brevettazione internazionale con un 'digestore anaerobico a secco', vincendo il contributo in grado di coprire almeno la metà delle spese da sostenere per completare la procedura di brevettazione.
 
Dopo la lughese Unitec, la prima azienda romagnola a 'brevettare con lo sconto', il Premio torna oltre il Santerno, per sostenere un'azienda, Ambientalia, che ha fatto della brevettazione la regola d'oro della propria politica aziendale. 'E' da quando siamo nati, dieci anni fa', spiega il presidente di Ambientalia Loris Bressan, 'che proponiamo sul mercato prodotti nuovi, dando la massima priorità alla brevettazione, che di solito precede la stessa fase di test sul campo'.
A promuovere il Premio IPR, che prevede un plafond di 100 mila euro, è la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola in collaborazione con l'Associazione Innovami.
 
L'azienda di Toscanella, che ha già ricevuto il contributo, sta ora procedendo con la fase di test industriale dell'innovativo impianto di compostaggio, amBiogas, in grado di produrre, in un unico ciclo, fertilizzante ed energia. 'Da una tonnellata di rifiuto', rileva Bressan, 'si ottengono da 150 a 180 normal metri cubi di biogas, a sua volta composto per il 50-60% da metano. Una volta raccolto tutto il biogas disponibile, un ciclo, in base ai primi test, dura 35-40 giorni, si 'inverte' il processo, e si produce il normale concime. Il tutto senza dover spostare il compost, senza dover aprire la camera, ecc'.
 
Ambientalia, da 10 anni sul mercato con innovazioni nel campo della gestione e della trasformazione dei rifiuti, il primo prodotto commercializzato è stato un innovativo telo in carbone per ricoprire le discariche in funzione antiodore, ha colto l'opportunità offerta da Innovami, pensata anche per contrastare il pesante declino che la brevettazione ha conosciuto, negli ultimi cinque anni, a Bologna e dintorni. Un tempo vero e proprio 'crocevia degli inventori italiani', il bolognese sta soffrendo un forte calo del numero di brevetti depositati. E non è roba dell'ultimo anno: dagli 826 brevetti depositati nel 2004 a Bologna e provincia, si è passati ai 782 del 2008, in pratica 70 brevetti in meno all'anno negli ultimi 4 anni. Lo stesso 2009 non fa ben sperare: nei primi 9 mesi dell'anno le invenzioni industriali brevettate sono, in base ai dati della Camera di commercio di Bologna, appena 657.