Il Veneto ha un patrimonio di varietà minori, o comunque legate al territorio per la maggior parte autoctone o di antica coltivazione, che rappresentano un potenziale di offerta che interessa tutte le tipologie, ivi compresi i vini spumanti e frizzanti. In alcune ristrette aree litoranee e delle isole della laguna veneta vi sono vecchi impianti di viti, spesso legati ad antiche comunità monastiche, di grande interesse per il patrimonio genetico che hanno preservato allo scorrere del tempo. Si tratta di varietà di viti, altrove ormai scomparse, in genere poco conosciute e valorizzate. Quanto alle aree orograficamente difficili, il Veneto ha già realizzato con buoni risultati il progetto “Valorizzazione di aree viticole di montagna tramite scambio di know-how”, in collaborazione con il Land della Carinzia, acquisendo importanti esperienze. L’introduzione di varietà tolleranti o resistenti alle malattie fungine, inoltre, potrà consentire la riduzione dell’uso di fitofarmaci. L’iniziativa verrà attuata tramite la realizzazione e coltivazione di impianti di viti a scopo sperimentale.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Regione Veneto