In occasione della conferenza stampa indetta lo scorso 18 gennaio per lanciare l'edizione 2024 di Eima International prevista a Bologna dal 6 al 10 novembre, Maria Teresa Maschio, presidente di FederUnacoma, la Federazione che riunisce i costruttori nazionali e che è promotrice della Rassegna, ha voluto mettere a fuoco le sfide dell’agrimeccanica e i trend che caratterizzano il mercato di settore, a cui Eima International fa riferimento.
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“Ogni Paese in Europa, nelle Americhe, in Asia, in Africa e in Oceania si confronta con la necessità di soddisfare una domanda di prodotti alimentari in crescita sia dal punto di vista della quantità che dal punto di vista della qualità - ha sottolineato la presidente di FederUnacoma - e nello stesso tempo, con l’urgenza di ridurre l’uso di fertilizzanti e antiparassitari, di diminuire drasticamente il consumo di acqua, di preservare la biodiversità, di migliorare la qualità della vita delle comunità rurali. Tutto questo è possibile solo mediante una meccanizzazione agricola moderna”.
Maria Teresa Maschio, Presidente FederUnacoma, durante la press conference mondiale di presentazione di Eima 2024
(Fonte forto: Agronotizie)
Ogni contesto produttivo esprime la necessità di mezzi meccanici e, infatti, "la crescita della domanda - fa sapere FederUnacoma - è dimostrata dai dati di vendita che evidenziano un trend nettamente positivo".
Il trend è positivo ma la congiuntura frena la crescita mondiale
Crisi geopolitica, inflazione e rialzo dei tassi d’interesse, condizionano le vendite che fino al 2022, avevano registrato volumi elevati su tutti i principali mercati. La domanda potenziale resta alta e i flussi commerciali sono previsti in crescita nei prossimi 3 anni.
Spostando il focus dal mercato attuale e osservando il dato dal 2015 al 2022, si evince infatti, una netta crescita della vendita di trattori a livello globale.
Trend di crescita dei volumi mondiali di trattori tra il 2015 e il 2022
(Fonte foto: FederUnacoma)
Da un'analisi dei dati in figura (Fonte Agrievolution, Cema, TMA e FederUnacoma), in 8 anni - tra il 2015 e il 2022 - gli Stati Uniti sono passati da 205mila trattrici a 271mila, l’India da 484mila trattrici passa a 912mila, l’Europa occidentale da 171mila a 196mila e, in generale, tutti i principali mercati si attestano su livelli elevati con la Cina prossima alle 400mila unità e la Turchia oltre le 60mila.
A livello mondiale, negli 8 anni considerati, si è passati da poco più di 1,9 milioni di trattrici complessivamente censite a quasi 2,5 milioni. Nel 2022 il commercio mondiale delle trattrici ha raggiunto un valore pari a 29 miliardi di euro con un aumento di quasi il 35% rispetto all’anno precedente (dovuto anche all’incremento dei prezzi), al culmine di un trend che - secondo le elaborazioni Export Planning - ha visto dal 2009 al 2022 un aumento dei flussi commerciali pari al 4,7% annuo.
Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, il commercio mondiale ha raggiunto nel 2022, un valore di oltre 70 miliardi di euro (+25%) con un tasso di crescita, sempre nel periodo 2009-2022, del 5,6% medio annuo.
All’interno di un trend positivo calcolato nel medio e lungo periodo, si riscontrano oscillazioni di mercato determinate dalle particolari congiunture. Il bilancio 2023 evidenzia, per l’appunto, un calo delle vendite a livello globale.
E poi arriva il 2023
Nella spinta positiva che ha caratterizzato i mercati degli ultimi 8 anni, il 2023 tira il freno a mano e rallenta il mercato a livello globale. Fattori contingenti quali l’incertezza economica, determinata in buona parte dalla guerra fra Russia e Ucraina e dalle conseguenti black list e sanzioni commerciali, ora aggravata dal nuovo conflitto in Medioriente, si uniscono, spiega Maschio in conferenza stampa "all’inflazione che, soprattutto in Europa, ha portato ad un sensibile aumento dei costi di produzione e quindi del prezzo finale dei macchinari, e soprattutto, all’aumento dei tassi d’interesse, praticato in primo luogo dalle banche centrali europea e statunitense".
Mercato mondiale dei trattori. Dati relativi agli ultimi 11 mesi del 2023
(Fonte: FederUnacoma)
I dati degli ultimi 11 mesi del 2023 sopra riportati, indicano un calo per le trattrici dell’8.4% negli Stati Uniti, del 21% in Cina e del 4,9% in Europa (del 12,9% in Italia e del 14,8% in Spagna mentre resta stabile la Germania e cresce di 3 punti percentuali la Francia).
Registrazioni in Italia (2022 su 2023) per trattrici, telescopici, mietitrebbie e rimorchi
(Fonte foto: FederUnacoma)
“Superata questa fase – ha concluso Mariateresa Maschio – il mercato tornerà a crescere a fronte di una domanda che non si arresta. Per quanto riguarda il commercio delle macchine agricole, le previsioni di Export Planning per il prossimo futuro, confermano il trend positivo con incrementi medi annui pari al 6,3% fino al 2027 per le trattrici e pari al 5,9% per le altre tipologie di macchine. L’Eima di Bologna sarà ancora una volta il volano dell’innovazione, l’elemento che spinge l’agricoltura verso il futuro”.
A conferma di quanto detto dalla presidente di FederUnacoma, le previsioni a medio e lungo termine deducibili dai dati OCED FAO (in tabella sopra) sono positive. Una loro lettura indica infatti, da oggi al 2032, aumenti delle produzioni agricole del 7% in Europa e Asia Centrale, del 24% circa in India e nelle aree dell'Africa subsahariana, del 10% in Cina, del 14% nella zona dell'Asia e del Pacifico (Cina e India escluse), del 17% nel Vicino Oriente e in Nord Africa e dell'8% in Nord America.
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Fonte: Agronotizie - Settimanale di tecnica, economia e innovazione in agricoltura
Autore: Michela Lugli