John Deere ha incentrato la propria filosofia aziendale sulla qualità e sull'affidabilità. Nell'articolo realizzato da Macchine Trattori, l'analisi del processo produttivo esclusivo, teso a elevare qualitativamente i dettagli funzionali dei mezzi John Deere

 

L'avvento della prima Rivoluzione Industriale, a cavallo del 18.esimo e il 19.esimo secolo, generò una profonda evoluzione economico-sociale. Pose infatti le fondamenta teoriche su cui si poggiò il successivo sviluppo culturale della società.

Il termine "qualità", nella sua accezione tradizionale, nacque proprio in quegli anni a seguito della progressiva meccanizzazione dei processi produttivi e fu usato per confrontare e quindi valutare le caratteristiche e le proprietà di un prodotto in relazione alle sue attese funzionali. Il sistema-qualità in ambito industriale assunse però un'importanza crescente solo a partire dal Secondo Dopoguerra, grazie in particolare allo sviluppo di strumenti tesi ad aumentare l'efficienza del sistema stesso.

Si passò così da un semplice approccio basato sull'ispezione e sul controllo finale del prodotto, agli attuali percorsi gestionali integrati, nei quali il coinvolgimento di tutto il personale, la pianificazione, la documentazione dell'attività e l'atteggiamento volto al miglioramento continuo, sono i cardini di una strategia imprenditoriale orientata a proporre il sistema-qualità quale imprescindibile componente della mission aziendale

Si tratta di un concetto attualmente definito in tutto il Mondo con la denominazione "Industrial Engineering" e che John Deere ha fatto proprio da tempo ponendolo fra i valori fondamentali di base della sua intera linea di prodotto, un contenuto tangibile volto ad assicurare nel tempo gli standard di efficienza e di performance di ogni singola macchina. Da qui l'ideazione di un processo produttivo denominato "Jd-Qps", acronimo di "John Deere Quality Production System", incentrato su quattro passaggi imprescindibili per il raggiungimento della qualità attesa, quattro step che accompagnano l'intero ciclo di vita di ogni prodotto della Casa.

Nella prima fase, definita "Processo di acquisizione dei clienti", i tecnici John Deere si interfacciano con la rete commerciale e con gli utenti finali, così da definire in maniera precisa quali sono le richieste del mercato.

Il secondo passo, chiamato "Processo di consegna del prodotto", racchiude invece in sé tutte le attività relative alla nascita, allo sviluppo e alla realizzazione di una nuova macchina, iniziando dalla prima progettazione per concludersi con la spedizione del prodotto finito al cliente. Tale passaggio, proprio per la quantità e la rilevanza dei processi che coinvolge e aggrega, ricopre un ruolo di primo piano all'interno del sistema qualità John Deere, importanza testimoniata

anche da una destrutturazione del processo in sei sottofasi ben distinte.

 

(continua nel pdf in allegato)

 

John Deere ha investito ingenti risorse nella realizzazione di quattro appositi laboratori, uno dei quali si basa su una piattaforma inclinabile sulla quale è installato un gruppo motore-trasmissione. Il banco prova permette di simulare tutte le posizioni in cui possono essere esposte le macchine durante il lavoro. Un secondo laboratorio, integrante due celle frigorifere, consente invece di testare le reali attitudini dell'impianto di riscaldamento e, soprattutto, le proprietà di avviamento a freddo delle mezzi e un terzo, la "Camera Emc", prevede invece l'esposizione delle macchine a radiazioni di differenti frequenze e intensità per accertare l'efficienza dei componenti elettronici installati. Infine la galleria del vento, necessaria per verifica l'efficienza dei sistemi di raffreddamento e l'andamento dei flussi d'aria che si generano attorno ai trattori in azione.

 

Al termine delle prove e dopo aver valicato il progetto si avviano le ultime fasi del processo produttivo che prevedono la preparazione delle linee di costruzione, attuata mediante la realizzazione di modelli pre-serie da sottoporre a ulteriori verifiche di qualità e di affidabilità, e la successiva produzione in serie.

Completate queste fasi cruciali, i successivi step del processo "Jd-Qps", denominati "Processo di evasione degli ordini" e "Processo di assistenza clienti", mirano ad analizzare le previsioni di vendita, anche attraverso la pianificazione e la gestione dell'acquisto di componenti, e a ottimizzare il servizio post vendita, riservando in quest'ultimo caso particolare attenzione alla formazione della rete commerciale per assicurare la rapida risoluzione dei problemi che possono sempre verificarsi. Per tali processi, è stata sviluppata una serie di parametri di controllo tesi a misurare, a mantenere e a migliorare le prestazioni offerte dalle macchine, quali, per esempio, la "Resa primo controllo", percentuale di macchine che lasciano la produzione in un anno senza problemi, la "Resa primo controllo cliente", percentuale mezzi senza guasti in un anno, e il "Tempo di risoluzione dei problemi", la velocità di identificazione e di risoluzione del problema.

 

L'articolo completo è disponibile nel pdf allegato

Disponibile anche il 'box': "Raccogliere i successi"

La filosofia organizzativa e produttiva "Jd-Qps" impatta ovviamente anche sul segmento delle macchine da raccolta John Deere.

 

(vedi on line, in alto a destra)

Tratto da Macchine Trattori - Luglio-Agosto 2009

in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore