Valtra rivede completamente la sua offerta nel settore delle medie e alte potenze ed entra da protagonista nel campo delle altissime prestazioni. Novità assoluta i cvt serie 'Direct' e i power shift 'Versu' 

 

Un lancio che neanche in campo auto si è soliti vedere. Non un nuovo modello ma tre serie di macchine due delle quali, oltretutto, disponibili con trasmissioni diverse, power shift o cvt, a seconda della loro destinazione d'uso. Valtra ha in effetti estremizzato il suo concetto di trattore 'a la carte' proponendo in questo caso non solo personalizzazioni estetiche o funzionali, ma anche di strutturali e di fondo.

Chi necessita di un trattore da adibire alle lavorazioni pesanti in campo aperto potrà quindi disporre dei nuovi 'N' e dei nuovi 'T' con cambio power shift a 30 rapporti reversibili garantendosi la più totale motricità, mentre chi deve destinare il trattore ad attività di movimentazione o aziendali potrà giocarsi di un cvt che rende facile e agevole la gestione della marcia. In ogni caso sono garantite le stesse velocità nei due sensi di marcia e la presenza di inversori operanti sotto carico. Comune anche l'interfaccia elettronica fra trasmissioni e motore per ottimizzare prestazioni e consumi al contempo. Nel caso del cvt tale possibilità è totale mentre se sul trattore opera il power shift la centralina va a selezionare il rapporto ottimale fra quelli disponibili. Fermo restando ovviamente la possibilità di lavorare gestendo manualmente il gruppo.

Per agevolare ulteriormente l'operatore e permettergli di concentrarsi solo sul lavoro Valtra ha inoltre previsto a livello motoristico le funzioni 'Transport Boost' e 'Sigma Power' che vanno a incrementare la potenza erogata dal motore quando il mezzo opera su strada in velocità o quando è impegnato a livello di presa di forza. Da segnalare fra i plus delle nuove macchine anche la disponibilità di prese di forza sincronizzate con il cambio, le velocità massime su strada di 50 all'ora e la separazione fisica degli olii idraulici da quelli della trasmissione con i secondi che però, grazie a uno scambiatore di calore, vanno a regimare i primi garantendone sempre la necessaria fluidità, anche se si opera a bassissima temperatura. (...)

 

Per leggere tutti i dettagli, scarica l'articolo a lato

Tratto da Macchine Trattori - dicembre 2008

in collaborazione con Orsa Maggiore Edizioni