Clementine sostenibili, che rispettano l’ambiente e la biodiversità, combattono lo sfruttamento e garantiscono un equo compenso agli agricoltori. Ci provano Federdistribuzione, Coldiretti e Fai Filiera agricola italiana con un protocollo d’intesa sottoscritto nei giorni scorsi, che  - secondo i firmatari - porterà sugli scaffali dei supermercati e ipermercati nazionali una selezione di prodotto di alta qualità proveniente soprattutto dalla Calabria e dalla Basilicata, sostenuta da una campagna di informazione sulle proprietà e le caratteristiche degli agrumi made in Italy.
In queste due regioni, ancora a fine dicembre 2019, Ismea registra prezzi all’origine da saldo: 50 centesimi di euro al chilogrammo nella zona di Metaponto, lungo l’arco ionico lucano, 40 centesimi a Corigliano Calabro e 35 a Reggio Calabria.

L’iniziativa di Coldiretti, Fai e Federdistribuzione punta a valorizzare le clementine italiane per l’intero periodo di raccolta che va da dicembre a fine marzo, per dare la possibilità al consumatore di trovare nella proposta dei punti vendita dalla Gdo un prodotto nazionale con determinate caratteristiche e poter quindi meglio scegliere. Il prodotto – prevalentemente calabrese e lucano - verrà presentato con un packaging dedicato che ne illustrerà anche le principali caratteristiche.

“L’obiettivo dell’intesa è aprire sbocchi di mercato e promuovere la competitività del prodotto italiano con concrete ricadute economiche sui territori – sottolinea il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini -, ma anche garantire che dietro gli alimenti in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”.

 “La firma del protocollo con Coldiretti e Filiera Agricola Italiana ha un duplice valore – osserva il presidente Federdistribuzione Claudio Gradara - da una parte si ripropone l’importante obiettivo di diffondere i prodotti italiani di qualità e in particolare il vero prodotto agricolo made in Italy attraverso la fitta rete distributiva delle imprese associate a Federdistribuzione; dall’altra segna un importante accordo che vede la maggiore associazione di rappresentanza del comparto agricolo e la principale associazione della distribuzione moderna organizzata unire gli sforzi per un lavoro sinergico che intende sempre più migliorare la consapevolezza del consumatore nelle scelte d’acquisto accompagnando l’azione economica con profili etici e di sostenibilità delle produzioni nazionali, delle eccellenze locali e dei prodotti della tradizione italiana”.

“L’obiettivo dell’intesa è aprire sbocchi di mercato e promuovere la competitività del prodotto italiano con concrete ricadute economiche sul nostro territorio visto che siamo tra i primi produttori di clementine con il marchio Igp – sottolinea il presidente della Coldiretti Calabria, Franco Aceto -, ma anche garantire che dietro gli alimenti in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute. Questa è una prima risposta efficace per venire incontro alle legittime richieste di reddito per le aziende agricole per una produzione di qualità. La firma del protocollo si ripropone l’importante obiettivo di diffondere i prodotti italiani di qualità e in particolare il vero prodotto agricolo made in Italy attraverso la fitta rete distributiva delle imprese associate a Federdistribuzione”.