"L'olivicoltura in Toscana, tra passato e futuro". E' questo il tilo del convegno che si terrà a Firenze lunedì prossimo 10 dicembre alle 10.00, nella sede dell'Accademia dei Georgofili, che organizza l'evento in collaborazione con la Regione Toscana, la Fondazione Clima e Sostenibilità, l'Università di Firenze e la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa.
 
La profonda trasformazione che l'olivicoltura toscana sta vivendo da alcuni anni è dovuta anche ad un passaggio generazionale che vede l'abbandono di vecchi oliveti situati in aree svantaggiate oltre all'aumento di nuovi impianti in terreni dove, fino ad alcuni anni fa, veniva preferita la coltivazione del frumento.
Inoltre, la richiesta di prodotti di estrema qualità, ha portato ad un rinnovamento delle tecnologie di trasformazione.

Semia, Asiolbio-Si e Appago sono i tre Progetti integrati di filiera, Pif, del bando del 2015, del Programma di sviluppo rurale della Regione Toscana, che hanno visto molteplici investimenti da parte di aziende agricole e di trasformazione che operano nel comparto oli-olivicolo. Obiettivo dei progetti è quello di valutare e verificare l'adattabilità di tecniche di gestione innovative dell'oliveto, aumentare la qualità e la quantità delle produzioni, aumentare la redditività delle aziende agricole, migliorare le performance aziendali in termini di sostenibilità ambientale e conservare e preservare il territorio.
 
La Regione Toscana e l'Accademia dei Georgofili dedicano quindi una giornata di studio alle misure d'innovazione (sottomisura 16.2) legate ai tre progetti, al fine di delineare un quadro rappresentativo del comparto oli-olivicolo toscano e avere un momento di confronto sulle ulteriori necessità d'innovazione.

Scopri i dettagli del convegno "Olivicoltura in Toscana fra passato e futuro"