Il mondo agricolo accoglie con favore la proposta di ridare vita ai voucher, specie in previsione della prossima vendemmia e delle accresciute esigenze di manodopera che questa comporta.

Fra le prossime incognite, l'applicazione della fatturazione elettronica per i mezzi agricoli e la riforma di Agea.

Ma il grande problema resta l'eccessiva burocrazia. E' anche sua la colpa delle difficoltà a utilizzare le risorse comunitarie, che così rischiano di andare perse.

Il ministero Agricolo cambia denominazione e alle voci agricoltura, alimentazione e foreste si aggiunge il turismo.

La Xylella in Puglia avanza e Bruxelles disegna una nuova mappa delle zone infette e soggette a controllo.

Ma sulla scena irrompe nuovamente la tesi che vorrebbe confutare l'esistenza stessa della Xylella come patologia. Fandonie, dice la scienza, ma la vicenda assume da subito connotati politici e monta la polemica.

Nessuno solleva dubbi sugli attacchi di cimice asiatica e di cinipide del castagno, mentre in Francia i viticoltori sono alle prese con il mal dell'esca.

Buone prospettive per la prossima campagna oleicola, intanto il Nordest festeggia i risultati in campo enologico.

Dai semi di pomodoro si ricava olio dalle buone caratteristiche e c'è chi studia come coltivare il riso nelle zone aride.

Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
 

Se ne parla a 'Palazzo'

Potrebbero tornare i voucher e potrebbe slittare la fatturazione elettronica per le macchine agricole. Sono alcuni dei temi dei quali il 'Palazzo' sta discutendo, sotto lo sguardo vigile dei quotidiani in edicola in questi giorni.

Inizia il 30 giugno la “Gazzetta del Mezzogiorno” che anticipa le indiscrezioni sulla proposta del dicastero Agricolo di ripristinare l'impiego dei voucher in agricoltura.
L'obiettivo è quello di avere nuovamente uno strumento agile di reclutamento della manodopera in vista della prossima vendemmia. Il percorso è però accidentato, come si apprende il primo luglio da “La Stampa”, che prende in esame le diverse vedute che su questo argomento si registrano fra le forze politiche al governo.

Il mondo agricolo si dichiara tuttavia favorevole al ritorno dei voucher e lancia un appello dalle pagine bolognesi del “Corriere della Seraaffinché si giunga in fretta ad una decisione.

Dei voucher si deciderà nelle aule parlamentari quando andrà in discussione il decreto del Governo sul lavoro.
Lo anticipa "Il Sole 24 Ore" del 5 luglio che prende in esame il loro impiego in campo agricolo, ipotizzando una reintroduzione stagionale.
 

Tra fatture e riforme

Quello dei voucher non è che uno degli argomenti all'ordine del giorno. In bilico ci sono le decisioni da prendere sulla fatturazione elettronica che coinvolge da vicino le macchine agricole.
Stando alle anticipazioni de “Il Sole 24 Ore” del 4 luglio, i mezzi agricoli dovrebbero essere esclusi dall'obbligo, ma non è detta ancora l'ultima parola.

C'è poi il grande capitolo della riforma di Agea in fase di avvio, per la quale “Il Secolo XIX” del 2 luglio invoca una trasformazione che possa premiare l'efficienza.

Scarsa efficienza che spesso deriva dalla eccessiva burocrazia, come testimonia la protesta degli agricoltori siciliani.
In 10mila, si legge sulle pagine de “La Sicilia” del 29 giugno, si sono dati appuntamento in piazza per denunciare i ritardi che bloccano dal 2015 l'erogazione dei fondi destinati al mondo agricolo.


Soldi in pericolo

Quello dei ritardi è un problema che coinvolge da vicino tutto il mondo agricolo e che in molte occasioni ha messo a repentaglio l'utilizzazione dei fondi comunitari.

Una situazione che potrebbe ripresentarsi e da Bruxelles arriva il monito a completare le procedure, pena la perdita di 550 milioni di aiuti comunitari stanziati per gli anni dal 2015 al 2016.
Lo si apprende il 4 luglio dal “Corriere della Sera”. Nello stesso giorno interviene su questo tema anche “Il Messaggero”.

Maggiori dettagli si possono leggere su "Italia Oggi" del 5 luglio, che fa emergere le molte lacune italiane nell'utilizzo dei sostegni comunitari e in particolare le carenze nella comunicazione dei dati e sui controlli.
Il tutto documentato dalle lettere con le quali la Commissione europea ha contestato le inadempienze italiane.
 

Nemica burocrazia

Che ci sia bisogno di una "messa a punto" del sistema agricolo italiano, riducendo il fardello burocratico e incentivando l'efficienza, ne è convinto il ministro per le Politiche agricole Gian Marco Centinaio, che ribadisce nell'intervista rilasciata a “La Nazione” il 4 luglio il suo impegno in questa direzione.

In un'altra intervista, questa volta rilasciata a “Il Mattino” del 30 giugno, il ministro Centinaio si concentra invece sui legami fra agricoltura e turismo e su alcune emergenze ambientali.

Nel dicastero di via XX Settembre a Roma, spiega “Italia Oggi” del 4 luglio, si concentrano così le competenze su agricoltura, foreste e turismo e ora il suo nome completo sarà "ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo", come prevede un decreto legge varato il 3 luglio.

Voucher, turismo, guerra commerciale e dazi sono poi al centro dell'intervista a Centinaio raccolta il 5 luglio da “QN”.


Troppe verità sulla Xylella

Si riaccendono i riflettori sul problema Xylella degli ulivi pugliesi. Più d'uno i motivi.
Il 2 luglio la “Gazzetta del Mezzogiorno” riporta la notizia della decisione di Bruxelles di allargare l'area considerata infetta.
Una mappa pubblicata da questo quotidiano illustra con efficacia la situazione nelle zone colpite.

Dal “Quotidiano di Bari” del 3 luglio giunge l'appello al Governo per un decreto straordinario con il quale adottare misure adeguate per fronteggiare la situazione.

Ma ecco riemergere a sorpresa la controversa tesi che vorrebbe la Xylella frutto di operazioni poco chiare.
Dell'argomento si impossessa la politica ed è immediatamente polemica alla quale i giornali certo non si sottraggono. Ed ecco la “Gazzetta del Mezzogiorno” che il 3 luglio dà spazio alle proteste di quanti bollano come fandonie le tesi "complottiste" tese a dimostrare l'inesistenza di un patogeno.

L'argomento rimbalza su molti giornali nel giorno seguente, fra questi “Il Giornale” e “Repubblica”, entrambi critici nei confronti delle tesi che contraddicono i risultati della ricerca.

E si continua il 5 luglio sulla "Gazzetta del Mezzogiorno", che su questo argomento ospita il parere del ministro Centinaio, che nei prossimi giorni si recherà in Puglia per rendersi conto di persona della situazione e per lanciare alcune proposte, che al momento ha preferito non rivelare.

Merita un cenno, per i toni e per la consueta arguzia che contraddistingue gli scritti di Massimo Gramellini, la rubrica Il Caffè pubblicata dal “Corriere della Sera” del 4 luglio. Assai indovinato il titolo: "Un Grillo tra gli ulivi".
 

Cimici e cinipide

Lasciate al loro destino queste vicende, si spera presto dimenticate, gli agricoltori devono vedersela con i reali pericoli derivanti dall'invasione di cimici asiatiche che si presentano in provincia di Rovigo.
Se ne discute il primo luglio sulle pagine de “Il Gazzettino”.

Nel Gargano si registrano buoni risultati nella lotta al cinipide del castagno, grazie al ricorso alla lotta biologica. “L'Attacco” del 3 luglio conferma che dopo questi interventi la presenza del cinipide si è ridotta del 70%.

In Francia i viticoltori devono fare i conti con il mal dell'esca. Lo scrive “Italia Oggi” del 3 luglio, confermando che si temono danni per circa un miliardo di euro e per correre ai ripari è stato predisposto un piano di interventi che mette a disposizione 10 milioni.
 

Bene il vino...

In Italia i viticoltori del Friuli Venezia Giulia guardano con soddisfazione i buoni risultati ottenuti nell'export di Pinot grigio, il cui valore, si legge su “Il Piccolo” del 29 giugno, ha raggiunto in valore i 113 milioni di euro.

Buona la situazione registrata per i vini di tutto il Nordest.
Lo conferma “Il Gazzettino” del 3 luglio, che stima in 5 miliardi il valore della produzione vitivinicola di queste aree.


...e anche l'olio

Arrivano le prime stime sulla prossima campagna oleicola, che stando alle anticipazioni di “Italia Oggi” del 4 luglio si chiuderà con il segno più davanti.

Qualche preoccupazione per le produzioni di olio della Liguria. Se ne parla il primo luglio su “La Stampa”, che vede nelle importazioni un possibile elemento di sofferenza per le produzioni locali.

In attesa degli esiti della campagna olearia, “QN” del 29 giugno riporta i dettagli dell'accordo raggiunto tra i protagonisti della filiera dell'olio per fissare un prezzo minimo di 4,3 euro al chilo per il prodotto italiano.
 

Olio di pomodoro

Infine le notizie più curiose e originali incontrate sui giornali in questi giorni, a iniziare dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 30 giugno, che descrive la messa a punto di un processo grazie al quale è possibile ottenere dai semi di pomodoro un olio dalle buone caratteristiche.
Un esempio di come valorizzare un sottoprodotto altrimenti inutilizzato.

Non meno interessante la ricerca di uno scienziato, Yuan Longping, che a dispetto della sua età avanzata, sta cercando come coltivare riso anche nelle zone desertiche.
Da sempre il suo impegno è quello della lotta alla fame nel mondo, come scrive “Repubblica” del 4 luglio.

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