Come prima tappa l'Istituto ha scelto Almaty, ex capitale del Paese e principale polo economico e finanziario, dove la crescita economica e una maggiore propensione al consumo hanno favorito l'apertura di numerosi ristoranti di qualità e di stile occidentale, frequentati perlopiù dalla classe medio-alta e dagli uomini d'affari.
“Il Kazakistan è un mercato potenzialmente interessante – commenta il presidente Mastroberardino – l'export di vino made in Italy nel 2014 è valso appena 2 milioni di euro, ma gli indicatori sul fronte delle vendite e il mutamento sociologico ci danno fiducia sul futuro. Inoltre, l'inasprimento dei controlli sui super alcolici ha provocato nell'ultimo anno una contrazione del 10-15% sulle vendite di vodka, a favore di quelle del vino. Elementi poi importanti sono il cambio generazionale e l'innalzamento del benessere economico, che a nostro avviso aprono la strada al vino di qualità”.
Dopo la tappa di Almaty, dove i 19 Grandi Marchi saranno impegnati in una degustazione guidata e in un walk around tasting, l'Istituto farà visita alla Russia, in piazze già molto consolidate come Mosca e San Pietroburgo, rispettivamente il 26 e il 28 maggio.