Con l'avvio della primavera, che segue ad un inverno più mite del solito, si affacciano i primi problemi di carattere fitosanitario, argomento al quale i periodici del settore agricolo dedicano ampio spazio a iniziare dal mensile “Agrigiornale del Commercio” che nel numero 3 ospita un approfondimento sugli interventi che in questa stagione è opportuno attuare nei frutteti. Il cambiamento del clima è motivo di preoccupazione per i vigneti, dove gli attacchi di peronospora sono sempre più precoci. La conseguenza, come scrive il mensile “Vigne e Vini” nel numero di marzo, si traduce nella necessità di adeguare le strategie di difesa con partenze sempre più anticipate e trattamenti più frequenti. Utili, se non indispensabili, sono così i bollettini e i modelli fitosanitari. E' tempo di verifiche anche sulle colture di grano, argomento del quale si occupa il settimanale “Terra e Vita” nel numero 12, per approfondire le cause degli eventuali fenomeni di ingiallimento. In particolare è necessario fare molta attenzione ai sintomi per distinguere fra ristagni idrici, carenze di azoto, virosi, septoriosi od eventuali presenze di afidi, tutte condizioni che possono portare all'ingiallimento del grano. Ancora sullo stesso numero di “Terra e Vita” il tema della fitoiatria è affrontato prendendo spunto dalla applicazione della direttiva Ue sull'uso sostenibile dei fitofarmaci e dall'entrata in vigore con l'inizio del 2014 del Pan, il Piano d'azione sugli usi sostenibili degli agrofarmaci.

Norme e dintorni
Fra gli obblighi ai quali le aziende devono attenersi si aggiunge ora anche l'elenco dei clienti e dei fornitori per le imprese al di sotto dei 7000 euro di fatturato. Lo si apprende dal “Gazzettino Agricolo” numero sei. A proposito di normative “Informatore Agrario” numero 9 riporta in sintesi uno studio della Cia pugliese che in tema di lavoro agricolo evidenzia la necessità di ottenere sgravi fiscali e contributivi. Le attività legislative continuano sul fronte del vino con la presentazione in Parlamento, come si apprende dal “Corriere Vinicolo” numero 10, del testo unico della vite e del vino. Si continua ancora a parlare di imposte su fabbricati e terreni agricoli. Fra Tasi e Imu, scrive “Agrisole” numero 12, gli agricoltori sono letteralmente “accerchiati”. Ancora in tema di immobili, va ricordato l'articolo pubblicato su “Terra e Vita” numero 12 in merito alla riforma del catasto che vede avvicinarsi la raccolta dei dati.

Mercati in affanno
Preoccupano le iniziative del “Palazzo” in tema di imposizioni fiscali, ma ancor più l'andamento dei mercati. I margini delle aziende agricole, avverte “Agrisole” numero 10, vanno sempre più riducendosi, come conferma anche “Terra e Vita” numero 10, evidenziando le conseguenze per l'agricoltura del calo dei consumi. Sullo stesso numero di “Terra e Vita” si riportano i dati di uno studio della Cia nel quale si evidenzia come i costi agricoli siano cresciuti dal 2004 ad oggi del 40%. Ora ci sarà da fare i conti con le conseguenze che la crisi dell'Ucraina potrà portarsi dietro per alcune materie prime, come mais e girasole. Per il grano, afferma “Terra e Vita”, non dovrebbero presentarsi eccessivi problemi grazie all'anticipazione degli acquisti da parte di numerosi operatori. Restando in tema di cereali, “Agrigiornale del Commercio” denuncia la difficile situazione del riso, per il quale si registra il crollo della produzione di sementi certificate che ora impegnano poco più di 10mila ettari, il dato più basso degli ultimi 20 anni. Note positive arrivano soltanto dal comparto frutticolo. Lo scrive il mensile “Frutticoltura” a proposito delle produzioni biologiche, dove si ha una crescita lenta ma con potenzialità in aumento.

Verso la nuova Pac
Molta, come sempre, l'attenzione che i periodici del settore agricolo dedicano alla riforma della politica agricola comune. “Terra e Vita” numero 9, che al tema della nuova Pac ha dedicato persino una giornata congressuale, riporta un ampio servizio sulle principali novità che andranno a regime dal prossimo anno. “Informatore Agrario” numero 12 si sofferma sui nuovi scenari che dal 2015 si dischiudono per i seminativi. “Agrisole” numero 12 punta il dito sulle mancate risposte di Bruxelles alle richieste italiane in tema di diritti di impianto dei vigneti. Dubbi risolti invece per i diritti al pagamento supplementare nel caso della consociazione mais ceroso e leguminose. Il mais, afferma “Terra e Vita” numero 10, rientra infatti negli avvicendamenti biennali. Resta invece il dubbio, sollevato da “Terra e Vita” numero 11, se l'aiuto accoppiato al 15% per le proteine vegetali insieme all'obbligo di rotazione previsto dal 2015 siano sufficienti a risolvere il nostro deficit.