Sani: «tralcio solo temporaneo, dovuto a parere della Ragioneria dello Satto. Governo si è impegnato con sottosegretario Zanetti a riproporre misura di sostegno al primo provvedimento utile. Risorse da 2 a 3 milioni per danni a materie prime e scorte aziendali»
La Camera ha approvato il Dl sul rientro dei capitali, stralciando la parte relativa agli aiuti aggiuntivi alle aziende che in Toscana avevano subito danni a scorte e materie prime, in occasione delle alluvioni del novembre 2012 nei comuni di Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa e Carrara, Pisa, Pistoia e Siena.
"Rispetto alla necessità reintegro di almeno una parte dei danni a scorte e materie prime subiti dalle aziende, che come parlamentari toscani avevamo posto alcuni mesi fa – spiega Luca Sani, presidente della Comagri della Camera – il governo e la Commissione Finanze avevano in un primo momento dato parere favorevole. Dopodiché è intervenuta la Ragioneria dello Stato che ha posto eccezioni a fronte delle quali il governo ha ritirato il provvedimento, impegnandosi per voce del sottosegretario Zanetti a riproporlo alla prima occasione utile, con le necessarie coperture finanziarie".
Pur esprimendo rammarico per l’intervento in extremis della Ragioneria, "che a nostro parere non ha tenuto conto che gl’impegni assunti facevano affidamento su risorse certe e assegnate", Sani ha preso atto dell’impegno del governo a risolvere in tempi stretti la questione.
"Cosa che è possibile - ha precisato - a fronte di un fabbisogno per il reintegro di scorte e materie prime delle aziende (di ogni tipo) danneggiate dall’alluvione calcolato tra i 2 e 3 milioni di euro. Risorse relativamente modeste se considerate in assoluto, ma determinanti per le aziende che hanno subito danni ingentissimi sotto più profili, come nel caso di quelle del grossetano andate sott’acqua il 12 novembre 2012".
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