Fino ad ora, una delle principali difficoltà per ottenere una buona visione globale della copertura del suolo - ad esempio quanta terra è coperta da campi coltivati, quanta da alberi e foreste, quanti suoli non sono coltivati, ecc. - era il fatto che l'identificazione, la misurazione e la registrazione dei dati erano fatti dai vari Paesi e dalle varie organizzazioni in modi diversi.
Per il nuovo database "Global Land Cover Share" della Fao (Glc -Share), invece, i dati estratti da più fonti e partner sono stati controllati e armonizzati usando definizioni e norme accettate a livello internazionale, risultando in una miniera di informazioni consolidate raccolte a livello nazionale che abbracciano l'intero pianeta.
Tra le applicazioni del nuovo database Glc -Share vi sono il monitoraggio delle tendenze di copertura del suolo a livello mondiale, la valutazione dell'idoneità dei terreni a seconda dei vari usi e dell'impatto del cambiamento climatico sulla produzione alimentare , e la pianificazione territoriale.
Decisiva una gestione sostenibile dei terreni
"Un buona comprensione della copertura del suolo del nostro pianeta è essenziale per promuovere una gestione sostenibile delle risorse del territorio che faccia un uso efficiente delle risorse naturali sempre più scarse e salvaguardi l'ambiente", ha dichiarato John Latham , della Divisione Fao Territorio e Risorse idriche.
"Sarà uno strumento prezioso per valutare la sostenibilità dell'agricoltura - ha aggiunto Latham - e per sostenere, basandosi sui fatti, uno sviluppo rurale sostenibile e politiche di uso del suolo che contribuiscano alla riduzione della povertà, consentendo sistemi agricoli e alimentari inclusivi ed efficienti e aumentando la resilienza dei mezzi di sussistenza. Glc- Share aiuterà anche a capire quanto i cambiamenti climatici e la variabilità del clima incidono sulle principali risorse naturali e sulla produzione di cibo".
Il nuovo database della Fao comprende undici strati di copertura globale della terra:
- superfici artificiali (che coprono lo 0,6% della superficie terrestre)
- suoli non coltivati (15,2%)
- terreni coltivati (12,6%)
- prati e pascoli (13%)
- vegetazione erbacea (1,3%)
- acque interne (2,6%)
- mangrovie (0,1%)
- aree coperte da arbusti (9,5%)
- neve e ghiacciai (9,7%)
- vegetazione rada (7,7%)
- zone alberate (27,7%)
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Fonte: Fao